Sanfilippo Antonio
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“Grigio continuo” - 1964 - Tempera su tela pubbl cat generale - cm 65x100
Deniarte Arte Contemporanea - Roma
Via Beatrice Cenci, 8 – 00186 Roma - Tel. 06 3232868
www.deniarte.com – galleriadenisi@tiscali.it
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Antonio Sanfilippo
Partanna, 1923 - 1980
Archivio Sanfilippo: Via delle Benedettine, 47 - 00135 Roma - Tel. 06 30601376 - archivio.sanfilippo@libero.it
Quotazione: riferimenti da aste nazionali ed internazionali
Le sue opere figurano presso collezioni private.
Presente in prestigiosi annuari, cataloghi, riviste d’arte moderna e contemporanea.
Antonio Sanfilippo (1923-1980) Nasce nel 1923 a Partanna, nel trapanese. I suoi esordi alla pittura si inquadrano vicino alla corrente Neocubista, molto in voga ai suoi tempi. Nel 1947, insieme a Carla Accardi (che sposerà due anni più tardi), Attardi, Consagra, Dorazio, Maugeri, Turcato, fonda il gruppo "Forma 1", movimento tra i più impegnati sul fronte dell’arte astratta in Italia. L'opposizione agli assiomi del realismo e del populismo artistico, che caratterizzavano la produzione artistica di quegli anni, è netta e decisa. La prima mostra del gruppo, tenutasi nel 1948 nella sede dell'Art Club di via Margutta, susciterà aspre critiche da parte di Guttuso, Trombadori e Lucchese ma anche entusiastiche adesioni come quelle di Fontana, Perilli e Mastroianni. Negli anni '50 abbraccia lo studio semiotico del segno che prende piede sul concretismo di matrice cubista e costruttivista: "Mi servo quasi esclusivamente di segni grafici posti sulla superficie con molta immediatezza e rapidità e tali da formare un insieme non arbitrario o casuale ma conseguente ad un determinato ragionamento formale. La forma viene così determinata dal complesso variamente raggruppato dei segni che nei miei
quadri hanno una grande variazione". Il segno e poi lo spazio: "da riempire, da popolare, da infittire: con un horror vacui che è prima di tutto amore per la forma originaria". Questo concetto è strettamente correlato alla differenza - fondamentale nel pittore siciliano - tra informale e astrattismo. Antonio Sanfilippo fu un "maestro dell’Astrattismo europeo", più che dell’informale, perché le forme sono presenti nelle suo mudus operandi, seppur forse intese come spazio invaso dal segno-colore. Muore a Roma in un incidente stradale il 31 gennaio del 1980.