Scanavino Emilio
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Emilio Scanavino
Genova, 28 febbraio 1922 - Milano, 29 novembre 1986
Archivio: www.archivioscanavino.it - info@archivioscanavino.it
In permanenza: Edieuropa (Roma) - Dep Art (Milano) - Soave (Alessandria) - Engema (Nocera Inferiore).
Formazione artistica: completa gli studi al Liceo artistico di Genova.
Pittore/Disegnatore: dopo un inizio fìgurativo espressionista si orienta verso la ricerca astratto-infonnale.
Tecniche: olio, tempera, acrilico, tecnica mista su tela tesa e su supporti rigidi, pastello, disegno.
Soggetti: pere figurative di sapore espressionista sino agli anni Quaranta, poi composizioni astratto-informali, negli ultimi
anni si esprime con maggior controllo formale - Quotazione: riferimenti dalle case d’asta nazionali ed internazionali.
Critica: testimonianze di noti critici tra i quali: D'Amico, Guadagnini, Accame, Vescovo.
“Nel 1942 a Genova vengono eeposte le sue prime opere figurative-realistiche; nel 1947 Emilio Scanavino si stabilisce ad Albissola, dove lavora in un laboratorio di ceramica e viene a contatto con molti artisti. Negli anni Cinquanta orienta la sua ricerca verso l'informale, nel decennio seguente la sua pittura trova un maggior controllo formale, con uso di segni strutturalmente uguali che formano nodi e incastri usando solo il «bianco - nero - rosso» come colori. Negli ultimi anni rivela un maggior controllo formale”
...Nel 1971 subisce una delicata operazione alla testa in seguito ad emorragia cerebrale, la guarigione diede l'avvio a una nuova fase creativa della sua pittura, l'abbandono della sperimentazione e il ritorno su percorsi più consueti. Nel 1971 insieme allo scultore Alik Cavaliere per Biennale di San Paolo del Brasile , crea la grande opera "Omaggio all'America Latina" olio su tavola e tecnica mista, bronzo, alluminio, 480 x 285 x 130 cm. Non viene esposto perché cita i nomi di desparecidos, in polemica con il regime militare allora al governo in Brasile. Oggi è esposto al Museo della Permanente di Milano. Tra il 1973 e il 1974 la Kunsthalle di Darmstadt presentò una sua vasta mostra antologica che, con alcune varianti, passò a Venezia a palazzo Grassi e poi a Milano a palazzo Reale, nel 1974.
Nel 1982, nonostante il progressivo aggravarsi della malattia, continuò a lavorare e ad avere una intensa attività espositiva in spazi pubblici e privati e nel 1986 venne invitato ad esporre alla Quadriennale di Roma...