Tosi Arturo
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Arturo Tosi
Busto Arsizio, 25 agosto 1871 - Milano, 3 gennaio 1956
Referenze: Farsetti Arte (Prato)
Archivio: Via Anna Frank, 1 - 24128 Bergamo - arturo.tosi@tin.it
Formazione artistica: frequenta la Scuola del Nudo all’Accademia di Brera di Milano e l’atelier di Ferragutti Visconti.
Pittore: Naturalista - Impressionista - Tecniche: olio, acquerello - Soggetti: vedute, nature morte, paesaggi.
Quotazione: riferimenti dalle case d’asta nazionali ed internazionali.
“Attraverso lo studio di Cézanne e del marsigliese Monticelli, si accosta all’Impressionismo; esordisce con opere caratterizzate
da marca cézanniana. Nel primo decennio del Novecento definisce il suo lavoro «alcoolico» contrassegnato da opere che
presentano colori sgargianti avvicinandosi a Soutine. Dopo tale periodo si dedica esclusivamente alla pittura di paesaggio. Nel
1922, dopo un grande successo ottenuto alla Biennale di Venezia, entra, per la stima di Sarfatti, nel comitato direttivo del
gruppo di Novecento. Dopo il 1930 torna a soluzioni figurative post impressioniste e negli ultimi anni, ad una pittura di
paesaggio di estrema sintesi formale”.
...Nel 1922 è premiato con medaglia d'oro dal Ministero della Pubblica Istruzione ed espone alla "Fiorentina Primaverile" una serie
di paesaggi, Poesia di verde; nel 1923 espone alla Galleria Pesaro di Milano, nel 1924 partecipa a Bruxelles alla mostra L'Art Italien
au Cercle Artistique, nel 1925 è tra i fondatori della corrente artistica "Novecento", partecipando alle mostre della Permanente a
Milano nel 1926 e nel 1929. Espone a Brighton, nel 1927 a Zurigo, Lipsia, Amsterdam e Ginevra, nel 1929 a Berlino e a Parigi, nel
1930 a Basilea, Buenos Aires e Berna, nel 1931 a Stoccolma, Baltimora e Monaco, nel 1933 a Stoccarda, Kassel, Colonia, Berlino,
Dresda e Vienna.Dal 1928, alla Permanente di Milano, è membro del comitato d'onore, presieduto dal ministro Bottai, delle mostre
del Sindacato regionale fascista della Lombardia. Nel 1931 ottiene il premio della fondazione Crespi alla I Quadriennale di Roma e,
a Parigi, il Grand Prix della pittura dove torna nel 1937, per partecipare all'Esposizione mondiale; nel 1941 e nel 1942 espone al III
e IV Premio Bergamo. Tosi aderisce al progetto della importante collezione Verzocchi, sul tema del lavoro, inviando, oltre ad un
autoritratto, l'opera Terre arate. La collezione Verzocchi è attualmente conservata presso la Pinacoteca Civica di Forlì...