Viani Lorenzo
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Viani Lorenzo
Viareggio, 1 novembre 1882 - Ostia, 2 novembre 1936
Referenze: Farsetti - 50047 Prato - Viale della Repubblica Area Museo Pecci - Tel. 0574572400 - Fax 0574574132.
Formazione artistica: Scuola di Belle Arti di Lucca; frequenta i Corsi di Nudo tenuti da Giovanni Fattori a Firenze.
Pittore: Espressionista - Tecniche: olio, tempera, acquerello, grafica, xilografia, disegno a matita, pastello, inchiostro.
Soggetti: anziani, prostitute, giocatori d’osteria, marinai, malati, pazzi, alcuni paesaggi.
Quotazione: disegni e acquerelli da e 3.500,00 a 16.000,00; oli e pastelli da e 13.000,00 a 65.000,00 ed oltre.
Mostre e Rassegne d’arte: “Galleria Comunale d’Arte Moderna” (Bologna) - Palazzo Reale “Lorenzo Viani” (Milano) - Palazzo del Popolo “Lorenzo Viani Volto e Psiche” (Todi).
Critica: testimonianze di: Roccatagliata, Rosi, Ceccardi, Ragghianti, De Micheli, Pacini.
“Lorenzo Viani che si è sempre sentito attratto dai più poveri e dai derelitti, tanto nella fanciullezza quanto nella maturità. La vita e la vicenda umana dei più deboli, Viani la trasferisce nella tela, con forti impressioni cromatiche e con una pennellata decisa e veloce, una pittura intensa, espressiva e a tratti estremamente malinconica. Quello che fa di Viani un grande maestro, troppo spesso dimenticato, è la maestria nel far coesistere nelle sue opere drammaticità e lirismo e grazia poetica, nel sentire, l'umile commozione di fronte ai diseredati. La povertà di mezzi artistici è una scelta, la scabra pittura diviene essenzialità, la sobrietà un animalesco istinto nel cogliere le forme della vita degli umili, della fame, della prigione, delle malattie, della solitudine, della lotta con la campagna o con il mare, della guerra, della pazzia e del dolore. L'opera narrativa di Viani costituisce un esempio tipico di espressionismo dialettale, le sue origini sono in una visione sconvolta delle cose, turbata dal profondo, che si traduce in un'esasperata deformazione dei paesaggi come dei volti umani, lo scrittore si serve di una straordinaria ricchezza verbale, attinta al fondo dialettale viareggino, al gergo marinaro o soldatesco o furbesco, dove più gli è possibile ricavare, esasperazioni espressionistiche. II dialetto della Versilia e della Lucchesia, così vivace nella lingua di Enrico Pea, diventa lirico fervore in Lorenzo Viani, pittore espressionista che comincia a diventare famoso all'inizio degli anni Trenta. Viani non è il solo, nella letteratura del secolo, in cui pittura e scrittura si danno la mano illuminandosi a vicenda come nei casi di Ardengo Soffici Luigi Bartolini e Filippo De Pisis, ma resta davvero singolare come il suo estro di scrittore, che prese l'ispirazione dall'impressionismo che si respirava attorno alla rivista letteraria La Voce, debba molto al disegno, al carattere mosso e deformante della sua attività dì pittore..”.