Borghese Franz
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Franz Borghese
Franz Borghese
Roma, 21 gennaio 1941 - 2005
In permanenza: Casa d’Arte San Lorenzo – Art Club srl (San Miniato-PI) - Il Pastello (Roma).
Formazione artistica: ha studiato al Liceo Artistico di Via Ripetta e all’Accademia di Belle Arti di Roma, allievo di Purificato, Capogrossi, Turcato e Maganzini.
Pittore/Scultore/lncisore: Figurativo-ironico-fantastico.
Tecniche: olio, tempera, acrilico, mista, litografia, incisione, disegno e tradizionali nella scultura.
Soggetti: personaggi grotteschi, caricature di aristocratici e borghesi.
Quotazioni: riferimenti dalle case d’asta nazionali.
“Nel 1967 realizza insieme a Giorgio Fasan ed altri, il film pittura sperimentale «La grande mela», opera neo-espressionista di denuncia sociale. Dopo aver realizzato quadri dalle tonalità scure d’intonazione drammatica, dal 1964 si orienta verso la satira sociale con opere di caldo e intenso cromatismo, vicino alla «Scuola Romana». I suoi dipinti rivelano la conoscenza dell’espressionismo e della nuova oggettualità tedesca degli anni ‘20 con echi del cubismo sintetico e del primitivismo e riferimenti a Ensor, Grotz, Dix, Heinrich, Hoerle, Maccari e Gentilini. Dal 1965 si dedica anche alla scultura, grande appassionata di storia francese, napoleonica in particolare ripercorre Waterloo per immagini e ne riscrive la storia, reinventandone parzialmente gli eventi nel racconto ironico fantastico «Waterloo battaglia immaginaria» scritto e presentato nel ‘90 in una sua mostra a tema presso la Galleria «Il Tetto» di Roma. Successivamente esegue una serie di scritti ed opere ispirate alla «Ballata delle controverità» di F. Villon e li presenta nella stessa galleria tra il ‘92 e il ‘93”.

Roma, 21 gennaio 1941 - 2005
In permanenza: Casa d’Arte San Lorenzo – Art Club srl (San Miniato-PI) - Il Pastello (Roma).
Formazione artistica: ha studiato al Liceo Artistico di Via Ripetta e all’Accademia di Belle Arti di Roma, allievo di Purificato, Capogrossi, Turcato e Maganzini.
Pittore/Scultore/lncisore: Figurativo-ironico-fantastico.
Tecniche: olio, tempera, acrilico, mista, litografia, incisione, disegno e tradizionali nella scultura.
Soggetti: personaggi grotteschi, caricature di aristocratici e borghesi.
Quotazioni: riferimenti dalle case d’asta nazionali.
“Nel 1967 realizza insieme a Giorgio Fasan ed altri, il film pittura sperimentale «La grande mela», opera neo-espressionista di denuncia sociale. Dopo aver realizzato quadri dalle tonalità scure d’intonazione drammatica, dal 1964 si orienta verso la satira sociale con opere di caldo e intenso cromatismo, vicino alla «Scuola Romana». I suoi dipinti rivelano la conoscenza dell’espressionismo e della nuova oggettualità tedesca degli anni ‘20 con echi del cubismo sintetico e del primitivismo e riferimenti a Ensor, Grotz, Dix, Heinrich, Hoerle, Maccari e Gentilini. Dal 1965 si dedica anche alla scultura, grande appassionata di storia francese, napoleonica in particolare ripercorre Waterloo per immagini e ne riscrive la storia, reinventandone parzialmente gli eventi nel racconto ironico fantastico «Waterloo battaglia immaginaria» scritto e presentato nel ‘90 in una sua mostra a tema presso la Galleria «Il Tetto» di Roma. Successivamente esegue una serie di scritti ed opere ispirate alla «Ballata delle controverità» di F. Villon e li presenta nella stessa galleria tra il ‘92 e il ‘93”.