Bosello Gianluca
Gianluca Bosello
“Tracce indelebili” - 2011 - Olio e tecnica mista su tela - cm 100x120 - Collezione privata
Gianluca Bosello
Cesena, 1970
In permanenza: Galleria Ess&rrE - 00121 Roma - Lungomare Duca degli Abruzzi, 84 - Tel 329 4681684
Studio: 47521 Cesena (FC) - Via Uberti, 77 - Tel. 0547 612465 - Cell. 335 6666484 -
www.gianlucabosello.itgianluca.bosello@email.it
Formazione artistica: Nel 1995 frequenta un corso di perfezionamento tenuto dal pittore forlivese Ido Erani.
Pittore: Figurativo. - Tecniche: olio su tela, tecniche miste.
Soggetti: paesaggi metropolitani, biciclette, treni. - Quotazione: € 500,00 - 5.000,00.
Mostre e Rassegne d’Arte: Personale Galleria ex Pescheria (Cesena) - Palazzo Fieristico “Vernice Art Fair” (Forlì) Mostra collettiva “Museo del Bali” (P. U.)
Galleria Arte iù (Gatteo Mare).
Critica: citato dalla Stampa specializzata; testimonianze di Silvia Arfelli ed altri
Le sue opere figurano gallerie e collezioni private.
Presente in prestigiosi annuari, d’arte moderna e contemporanea.
L'Ermeneutca di Gianluca Bosello
"Allora si ha l'impressione che quei luoghi della nostra infanzia, quelle cose dei nostri avi, diventino talmente importanti da assumerne il valore incomparabile di una presenza mitica. Bosello si è fatto pittore del mito e della storia, dell'oblio e della memoria. Una lezione di
maternità e di speranza, impartita con modestia, da un giovane che si incammina per il terzo millennio".
(Attilio Bazzani “I pittori cesenati del '900", 2004). È questo uno dei primi brani critici relativi alla pittura di Gianluca Bosello nel quale ci si imbatte analizzando la bibliografia di questo artista cesenate che non rientra più nella schiera degli emergenti o dei giovani, ma che può ormai, a ben diritto, vantare una propria, originale maturità nel panorama della pittura romagnola contemporanea. La contemporaneità è il frutto di una strutturazione e di una scomposizione, con fratture a volte drammatiche sul passato, a volte ironiche, altre apparentemente conseguenti. ma che riconducono a quell'unità di visione, a quella riconoscibilità
che trasformano un pittore in un artista. Le opere di Bosello sembrano rientrare nella seconda categoria, cioè apparentemente conseguenti col passato: hanno la
riconoscibilità. il tratto distintivo che le ha fatte entrare di diritto nell'immaginario collettivo del pubblico. A partire dallo sfondo: un muro che è come un ritratto, un volto tante volte inseguito e ritrovato, con una ruga in più, un segno, una venatura, una matericità, un’incrinatura nuova che lo scorrere del tempo ha impresso irrimediabilmente. Un pathos profondo avvolge la ruggine di questi muri imbrattati, sgualciti. le tracce di manifesti come antichi fossili di una civiltà urbana ormai in via di estinzione, ordinari reperti inglobati tra i colori spenti di intonaci sgretolati e polverosi.... di Silvia Arfelli

Gianluca Bosello
Cesena, 1970
In permanenza: Galleria Ess&rrE - 00121 Roma - Lungomare Duca degli Abruzzi, 84 - Tel 329 4681684
Studio: 47521 Cesena (FC) - Via Uberti, 77 - Tel. 0547 612465 - Cell. 335 6666484 -
www.gianlucabosello.itgianluca.bosello@email.it
Formazione artistica: Nel 1995 frequenta un corso di perfezionamento tenuto dal pittore forlivese Ido Erani.
Pittore: Figurativo. - Tecniche: olio su tela, tecniche miste.
Soggetti: paesaggi metropolitani, biciclette, treni. - Quotazione: € 500,00 - 5.000,00.
Mostre e Rassegne d’Arte: Personale Galleria ex Pescheria (Cesena) - Palazzo Fieristico “Vernice Art Fair” (Forlì) Mostra collettiva “Museo del Bali” (P. U.)
Galleria Arte iù (Gatteo Mare).
Critica: citato dalla Stampa specializzata; testimonianze di Silvia Arfelli ed altri
Le sue opere figurano gallerie e collezioni private.
Presente in prestigiosi annuari, d’arte moderna e contemporanea.
L'Ermeneutca di Gianluca Bosello
"Allora si ha l'impressione che quei luoghi della nostra infanzia, quelle cose dei nostri avi, diventino talmente importanti da assumerne il valore incomparabile di una presenza mitica. Bosello si è fatto pittore del mito e della storia, dell'oblio e della memoria. Una lezione di
maternità e di speranza, impartita con modestia, da un giovane che si incammina per il terzo millennio".
(Attilio Bazzani “I pittori cesenati del '900", 2004). È questo uno dei primi brani critici relativi alla pittura di Gianluca Bosello nel quale ci si imbatte analizzando la bibliografia di questo artista cesenate che non rientra più nella schiera degli emergenti o dei giovani, ma che può ormai, a ben diritto, vantare una propria, originale maturità nel panorama della pittura romagnola contemporanea. La contemporaneità è il frutto di una strutturazione e di una scomposizione, con fratture a volte drammatiche sul passato, a volte ironiche, altre apparentemente conseguenti. ma che riconducono a quell'unità di visione, a quella riconoscibilità
che trasformano un pittore in un artista. Le opere di Bosello sembrano rientrare nella seconda categoria, cioè apparentemente conseguenti col passato: hanno la
riconoscibilità. il tratto distintivo che le ha fatte entrare di diritto nell'immaginario collettivo del pubblico. A partire dallo sfondo: un muro che è come un ritratto, un volto tante volte inseguito e ritrovato, con una ruga in più, un segno, una venatura, una matericità, un’incrinatura nuova che lo scorrere del tempo ha impresso irrimediabilmente. Un pathos profondo avvolge la ruggine di questi muri imbrattati, sgualciti. le tracce di manifesti come antichi fossili di una civiltà urbana ormai in via di estinzione, ordinari reperti inglobati tra i colori spenti di intonaci sgretolati e polverosi.... di Silvia Arfelli