Campigli Massimo
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Massimo Campigli
Massimo Campigli
4 luglio 1895 - St. Tropez, 31 maggio 1971
Referenze: Farsetti (Prato) - Tornabuoni Arte (Firenze)
Esperti: Nicola Campigli - Archivio Campigli - Dominio Bella Vista Les Carles - 83999 Saint Tropez - Tel. +33 4 94971341
Copyryght © Nicola Campigli - www.campigli.org - campigli@campigli.org
Pittore/Incisore: primo periodo post-cubista-purista, dal 1928 sintetista-figurativo-arcaizzante.
Tecniche: olio su tela, negli anni ‘30 affresco, disegno, litografia.
Soggetti: tema fondamentale è la figura femminile, rappresentata singola
o a gruppi in scene di interni, spiagge, giardini e teatri.
Quotazione: riferimenti dalle case d’asta nazionali ed internazionali.
“Estremamente rare sul mercato le opere post-cubiste e futuriste che segnarono l’inizio della sua carriera.
Ricercati e altrettanto preziosi sono i lavori del 1926, periodo dei «Sette italiani a Parigi».
“Mi chiedo se si sia riflettuto abbastanza sulla particolarità di Campigli in una linea evolutiva che generalmente si riconosce
essere stata quella dei maggiori artisti italiani del «Novecento» (movimento al quale Campigli ha in effetti autorevolmente
partecipato, presente nelle famose mostre milanesi del 1926 e 1929).
Intendo dire se sia stato avvertito il senso di una diversità anche solitaria che percorre tutta la sua opera...” (E. Crispolti).

4 luglio 1895 - St. Tropez, 31 maggio 1971
Referenze: Farsetti (Prato) - Tornabuoni Arte (Firenze)
Esperti: Nicola Campigli - Archivio Campigli - Dominio Bella Vista Les Carles - 83999 Saint Tropez - Tel. +33 4 94971341
Copyryght © Nicola Campigli - www.campigli.org - campigli@campigli.org
Pittore/Incisore: primo periodo post-cubista-purista, dal 1928 sintetista-figurativo-arcaizzante.
Tecniche: olio su tela, negli anni ‘30 affresco, disegno, litografia.
Soggetti: tema fondamentale è la figura femminile, rappresentata singola
o a gruppi in scene di interni, spiagge, giardini e teatri.
Quotazione: riferimenti dalle case d’asta nazionali ed internazionali.
“Estremamente rare sul mercato le opere post-cubiste e futuriste che segnarono l’inizio della sua carriera.
Ricercati e altrettanto preziosi sono i lavori del 1926, periodo dei «Sette italiani a Parigi».
“Mi chiedo se si sia riflettuto abbastanza sulla particolarità di Campigli in una linea evolutiva che generalmente si riconosce
essere stata quella dei maggiori artisti italiani del «Novecento» (movimento al quale Campigli ha in effetti autorevolmente
partecipato, presente nelle famose mostre milanesi del 1926 e 1929).
Intendo dire se sia stato avvertito il senso di una diversità anche solitaria che percorre tutta la sua opera...” (E. Crispolti).