Castellani Enrico
Pag. 280
Enrico Castellani
Enrico Castellani
Castelmassa, 4 agosto 1930
Referenze: Archivio Castellani - 20123 Milano - Via De Amicis, 26 - Tel 02 86984114
In permanenza: Tornabuoni Arte (Firenze) - Denisi (Roma) - Per Capita (Carpi) - Poleschi Claudio (Lucca).
Domicilio: 01020 Celleno (VT) - Ex Palazzo Orsini - Tel. 0761912154.
Formazione artistica: Académie Royale des Beaux-Arts di Bruxelles. Diplomato in Architettura all’Ecole Nationale Supérieure de la Cambre.
Pittore: Spazialista-informale-architettonico.
Soggetti: superfici monocrome animate da rigonfiamenti e piegature, ottenuti sagomando
il telaio tramite centine e chiodi che portano la superficie della tela alla massima tensione.
Quotazione: riferimenti dalle case d’asta nazionali ed internazionali.
Critica: testimonianze di Paolazzi, Azimuth, Zero, Dorfles, Zevi, Menna, Agnetti, Bonito Oliva, Maniacco, Meneguzzo.
“Esordisce aderendo all'Informale e accostandosi all'opera spazialista di Lucio Fontana. Realizza tele animate da forti tensioni. Nel
1959 con Piero Manzoni fonda la rivista «Azimuth» e partecipa ai gruppi «Zero» e «Nul». Esordisce con opere di carattere informale,
influenzate dall’Action Painting con riferimenti a Gorky, Tobey e Pollock”.
...Nel 1967 realizza “Ambiente bianco” per la mostra “Lo spazio dell'immagine”, a Palazzo Trinci, a Foligno; nel 1968, in occasione de
“Il teatro delle mostre”, alla galleria La Tartaruga di Roma, viene presentato “Il muro del tempo”; nel 1969 realizza “Spartito” e nel
1970 “Obelisco”. Dal suo esordio sino ad oggi si susseguono una serie di importanti esposizioni in spazi pubblici e privati.
Partecipa alla Biennale di Venezia nel 1964, nel 1966 (con una sala personale), nel 1984 e nel 2003. Nel 1981 partecipa a "Identité
Italien. L'art en Italie depuis 1959", a cura di Germano Celant, al Centre Pompidou di Parigi. Nel 1983 è a Palazzo Reale di Milano per
la mostra “Arte Programmata e cinetica 1953-63”; nel 1994 è invitato alla mostra "The Italian metamorhosis" al Salomon R. Guggenheim
Museum di New York.

Castelmassa, 4 agosto 1930
Referenze: Archivio Castellani - 20123 Milano - Via De Amicis, 26 - Tel 02 86984114
In permanenza: Tornabuoni Arte (Firenze) - Denisi (Roma) - Per Capita (Carpi) - Poleschi Claudio (Lucca).
Domicilio: 01020 Celleno (VT) - Ex Palazzo Orsini - Tel. 0761912154.
Formazione artistica: Académie Royale des Beaux-Arts di Bruxelles. Diplomato in Architettura all’Ecole Nationale Supérieure de la Cambre.
Pittore: Spazialista-informale-architettonico.
Soggetti: superfici monocrome animate da rigonfiamenti e piegature, ottenuti sagomando
il telaio tramite centine e chiodi che portano la superficie della tela alla massima tensione.
Quotazione: riferimenti dalle case d’asta nazionali ed internazionali.
Critica: testimonianze di Paolazzi, Azimuth, Zero, Dorfles, Zevi, Menna, Agnetti, Bonito Oliva, Maniacco, Meneguzzo.
“Esordisce aderendo all'Informale e accostandosi all'opera spazialista di Lucio Fontana. Realizza tele animate da forti tensioni. Nel
1959 con Piero Manzoni fonda la rivista «Azimuth» e partecipa ai gruppi «Zero» e «Nul». Esordisce con opere di carattere informale,
influenzate dall’Action Painting con riferimenti a Gorky, Tobey e Pollock”.
...Nel 1967 realizza “Ambiente bianco” per la mostra “Lo spazio dell'immagine”, a Palazzo Trinci, a Foligno; nel 1968, in occasione de
“Il teatro delle mostre”, alla galleria La Tartaruga di Roma, viene presentato “Il muro del tempo”; nel 1969 realizza “Spartito” e nel
1970 “Obelisco”. Dal suo esordio sino ad oggi si susseguono una serie di importanti esposizioni in spazi pubblici e privati.
Partecipa alla Biennale di Venezia nel 1964, nel 1966 (con una sala personale), nel 1984 e nel 2003. Nel 1981 partecipa a "Identité
Italien. L'art en Italie depuis 1959", a cura di Germano Celant, al Centre Pompidou di Parigi. Nel 1983 è a Palazzo Reale di Milano per
la mostra “Arte Programmata e cinetica 1953-63”; nel 1994 è invitato alla mostra "The Italian metamorhosis" al Salomon R. Guggenheim
Museum di New York.