Celiberti Giorgio
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Giorgio Celiberti
Giorgio Celiberti
Udine, 19 novembre 1929
Studio: 33100 Udine - Via Marco Volpe, 29/A - Tel. 043225122 - Fax 043226907.
Formazione artistica: ha studiato al Liceo Artistico di Venezia.
Pittore: Astrattista
Tecniche: tempera, tecnica mista, affresco.
Soggetti: nuclei figurativi di matrice simbolica, immagini grafiche o segniche, rilievi di “vissuta” tessitura plastica.
Quotazione: riferimenti dalle case d’asta nazionali ed internazionali.
“«A me piacciono le vecchie cose che affiorano, le scritte sui muri, i muri stessi nelle loro impensabili stratificazioni di tempi,
le immagini graffite e rilevate. Mi piace la presenza dell’uomo, del suo respiro». Giorgio Celiberti é friulano si porta dentro
secoli di fatiche sconosciute, sopra una terra avara che abitua a riconoscere soltanto l’essenziale, i valori per cui é giusto
battersi. Di qui la assoluta semplicità ma anche la segreta complessità del suo dipingere, sempre inconfondibile anche se può
richiamare ora questa, ora quella tendenza della pittura contemporanea europea”.
Sulle orme dello zio Modotto, uno dei più importanti pittori udinesi degli anni Trenta, protagonista, assieme ai fratelli Basaldella
(Afro, Dino e Mirko) a Filipponi e a Candido Grassi, del rinnovamento in senso novecentista dell’arte friulana, Celiberti agli inizi
degli anni Cinquanta si trasferisce a Parigi, dove conosce i maggiori rappresentanti della cultura figurativa d’oltralpe.
Si dedica ad una serie di viaggi, tappe importanti per la sua formazione.
Nel 1956 vince la borsa di studio del Ministero della Pubblica Istruzione che gli consente di soggiornare a Bruxelles, meta obbligata
per approfondire la conoscenza dell’ arte d’avanguardia.

Udine, 19 novembre 1929
Studio: 33100 Udine - Via Marco Volpe, 29/A - Tel. 043225122 - Fax 043226907.
Formazione artistica: ha studiato al Liceo Artistico di Venezia.
Pittore: Astrattista
Tecniche: tempera, tecnica mista, affresco.
Soggetti: nuclei figurativi di matrice simbolica, immagini grafiche o segniche, rilievi di “vissuta” tessitura plastica.
Quotazione: riferimenti dalle case d’asta nazionali ed internazionali.
“«A me piacciono le vecchie cose che affiorano, le scritte sui muri, i muri stessi nelle loro impensabili stratificazioni di tempi,
le immagini graffite e rilevate. Mi piace la presenza dell’uomo, del suo respiro». Giorgio Celiberti é friulano si porta dentro
secoli di fatiche sconosciute, sopra una terra avara che abitua a riconoscere soltanto l’essenziale, i valori per cui é giusto
battersi. Di qui la assoluta semplicità ma anche la segreta complessità del suo dipingere, sempre inconfondibile anche se può
richiamare ora questa, ora quella tendenza della pittura contemporanea europea”.
Sulle orme dello zio Modotto, uno dei più importanti pittori udinesi degli anni Trenta, protagonista, assieme ai fratelli Basaldella
(Afro, Dino e Mirko) a Filipponi e a Candido Grassi, del rinnovamento in senso novecentista dell’arte friulana, Celiberti agli inizi
degli anni Cinquanta si trasferisce a Parigi, dove conosce i maggiori rappresentanti della cultura figurativa d’oltralpe.
Si dedica ad una serie di viaggi, tappe importanti per la sua formazione.
Nel 1956 vince la borsa di studio del Ministero della Pubblica Istruzione che gli consente di soggiornare a Bruxelles, meta obbligata
per approfondire la conoscenza dell’ arte d’avanguardia.