Christo (Christo Javacheff)
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Christo (Christo Javacheff)
Christo (Christo Javacheff)
Gabrovo, 13 giugno 1935
Referenze: Daniel Varenne - 8 rue Rodolphe Toepffer - CH 1206 Geneve - Tel. +41 22 7891675 - Fax +41 22 7891688
daniel@varenne.ch - www.christojeanneclaude.net
In permanenza: Galleria Tornabuoni Arte (Firenze) - Galleria Casa d’Arte San Lorenzo (San Miniato PI)
Formazione artistica: 1952/56 termina gli studi all’ Arts Academy di Sofia e all’ Arts Academy di Vienna nel 1957.
Pittore/Scultore/Architetto: Concettuale.
Tecniche: progetti attraverso collage e disegni di impacchettamenti
di opere architettoniche, di ambienti e di oggetti. - Soggetti: realtà ambientali impacchettate e rilegate.
Quotazione: riferimenti dalle migliori case d’asta internazionali.
“È stato decisamente l’evento del mese di luglio 2016, se non uno dei main di tutto l’anno. L’apertura al pubblico
dell’installazione chiamata The Floating Piers, un nome non particolarmente incisivo, che fa fatica a rimanere nella memoria
dei più, al contrario del concept dell’opera stessa: un lunghissimo pontile galleggiante sulle acque del lago d’Iseo, un’idea
nata dalla estroversa creatività dall’artista Christo.
Dal 18 giugno data dell’apertura al pubblico della passeralla che è stata godibile per sedici giorni, fino a domenica 3 luglio.
Quindi, chi ha avuto la voglia di ammirare ed immergersi in quella che è diventata l’attrazione culturale più attesa dell’estate,
si è dovuto organizzare per tempo. L’accesso all’opera era possibile da Sulzano o da Monte Isola, la grande isola al centro del
lago. Prima di giungere in Lombardia, Christo e Jeanne-Claude (sua collega e compagna, ndr) avevano proposto The Floating
Piers vicino a Buenos Aires e in Giappone, senza mai riuscire ad avere l’autorizzazione.
4 chilometri e mezzo di cui 3000 sull’acqua e 1500 in percorsi pedonali. Sporgeva 50 centimetri dall’acqua, la larghezza
pontile galleggiante era di 16 metri. La passerella era ricoperta da un tessuto antiscivolo che cambiava colore con la luce del
giorno e le condizioni di umidità e la cui varietà cromatica oscillava dal giallo intenso al luccicante d’oro, fino a una tinta
rossastra, quando era bagnato. 90.000 mq. di tessuto (quasi 20 campi da calcio!).

Gabrovo, 13 giugno 1935
Referenze: Daniel Varenne - 8 rue Rodolphe Toepffer - CH 1206 Geneve - Tel. +41 22 7891675 - Fax +41 22 7891688
daniel@varenne.ch - www.christojeanneclaude.net
In permanenza: Galleria Tornabuoni Arte (Firenze) - Galleria Casa d’Arte San Lorenzo (San Miniato PI)
Formazione artistica: 1952/56 termina gli studi all’ Arts Academy di Sofia e all’ Arts Academy di Vienna nel 1957.
Pittore/Scultore/Architetto: Concettuale.
Tecniche: progetti attraverso collage e disegni di impacchettamenti
di opere architettoniche, di ambienti e di oggetti. - Soggetti: realtà ambientali impacchettate e rilegate.
Quotazione: riferimenti dalle migliori case d’asta internazionali.
“È stato decisamente l’evento del mese di luglio 2016, se non uno dei main di tutto l’anno. L’apertura al pubblico
dell’installazione chiamata The Floating Piers, un nome non particolarmente incisivo, che fa fatica a rimanere nella memoria
dei più, al contrario del concept dell’opera stessa: un lunghissimo pontile galleggiante sulle acque del lago d’Iseo, un’idea
nata dalla estroversa creatività dall’artista Christo.
Dal 18 giugno data dell’apertura al pubblico della passeralla che è stata godibile per sedici giorni, fino a domenica 3 luglio.
Quindi, chi ha avuto la voglia di ammirare ed immergersi in quella che è diventata l’attrazione culturale più attesa dell’estate,
si è dovuto organizzare per tempo. L’accesso all’opera era possibile da Sulzano o da Monte Isola, la grande isola al centro del
lago. Prima di giungere in Lombardia, Christo e Jeanne-Claude (sua collega e compagna, ndr) avevano proposto The Floating
Piers vicino a Buenos Aires e in Giappone, senza mai riuscire ad avere l’autorizzazione.
4 chilometri e mezzo di cui 3000 sull’acqua e 1500 in percorsi pedonali. Sporgeva 50 centimetri dall’acqua, la larghezza
pontile galleggiante era di 16 metri. La passerella era ricoperta da un tessuto antiscivolo che cambiava colore con la luce del
giorno e le condizioni di umidità e la cui varietà cromatica oscillava dal giallo intenso al luccicante d’oro, fino a una tinta
rossastra, quando era bagnato. 90.000 mq. di tessuto (quasi 20 campi da calcio!).