Depero Fortunato
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Fortunato Depero
Fortunato Depero
Fondo, 30 marzo 1892 - Rovereto, 29 settembre 1960
Referenze: Farsetti (Prato)
Archivio Depero: Via Colli, 34 - 38068 Rovereto (TN) - Tel 0464 422977 - www.depero.it - archivio@depero.it
Formazione artistica: Autodidatta. Studia alla Scuola Reale Elisabetta di Rovereto.
Pittore/Scenografo/Scultore: Futurista - Astrattista.
Tecniche: olio, tempera, collages, vernice, stoffe colorate, gouache, inchiostro, china, matita, acquerello, legno, bronzo.
Soggetti: ambienti, oggetti vari, flora, fauna, esseri umani in un fantastico mondo meccanico.
Quotazione: riferimenti dalle case d’asta nazionali ed internazionali.
“Nel 1913 é a Roma ed entra in contatto con l’ambiente futurista legandosi particolarmente a Balla, con cui pubblica, nel
1915, il Manifesto «Ricostruzione Futurista dell’Universo». Nel 1919 fonda a Rovereto «Casa d’Arte» futurista, dove con la
moglie produce arazzi, mobili, manifesti ed altri oggetti di arte applicata. Dal 1928 al trenta vive a New York; i suoi lavori
risentono notevolmente del ritmo frenetico della metropoli americana”.

Fondo, 30 marzo 1892 - Rovereto, 29 settembre 1960
Referenze: Farsetti (Prato)
Archivio Depero: Via Colli, 34 - 38068 Rovereto (TN) - Tel 0464 422977 - www.depero.it - archivio@depero.it
Formazione artistica: Autodidatta. Studia alla Scuola Reale Elisabetta di Rovereto.
Pittore/Scenografo/Scultore: Futurista - Astrattista.
Tecniche: olio, tempera, collages, vernice, stoffe colorate, gouache, inchiostro, china, matita, acquerello, legno, bronzo.
Soggetti: ambienti, oggetti vari, flora, fauna, esseri umani in un fantastico mondo meccanico.
Quotazione: riferimenti dalle case d’asta nazionali ed internazionali.
“Nel 1913 é a Roma ed entra in contatto con l’ambiente futurista legandosi particolarmente a Balla, con cui pubblica, nel
1915, il Manifesto «Ricostruzione Futurista dell’Universo». Nel 1919 fonda a Rovereto «Casa d’Arte» futurista, dove con la
moglie produce arazzi, mobili, manifesti ed altri oggetti di arte applicata. Dal 1928 al trenta vive a New York; i suoi lavori
risentono notevolmente del ritmo frenetico della metropoli americana”.