Fioroni Giosetta
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Giosetta Fioroni
Roma, 24 dicembre 1932
In Permanenza: Casa d’Arte San Lorenzo – Art Club srl
Pittore: figurativo moderno - Tecniche: disegni, tele, collages, sculture, teatrini in ceramica, performances
Soggetti: tematiche figurative.
Quotazione: da €. 4.000,00 a 18.000.00 per le opere su carta, fino a € 180.000,00 per le tecniche miste.
Selezione di Mostre e Rassegne d’Arte: Viola Arte (Magenta) - Museo Andrea e LBlanceflor Boncompagni Ludovisi (Roma) Valentina Bonomo Arte Contemporanea (Roma) - Spirale Arte (Pietrasanta) - Galleria Il Narciso (Roma) - Museo Fondazione Crocetti (Roma) - Galleria De’ Foscherari (Bologna) - Galleria Civica
d’Arte Moderna - Palazzo Santa Margherita (Modena). Le sue opere figurano in numerose gallerie e collezioni private di tutto il mondo. Presente in prestigiosi annuari, riviste e periodici d’arte moderna e contemporanea. Nasce nel 1932 a Roma in una famiglia di artisti: il padre Mario è scultore e la madre Francesca dipinge ed è valente marionettista. Espone tra le prime volte nel 1956 alla Biennale di Venezia. Faranno seguito nel tempo innumerevoli personali e collettive in Italia e all’estero. Realizza, negli anni ‘60-‘70, un ciclo di tele con immagini d’argento che ottengono un’immediata attenzione. Nel 1968 Giosetta si allontana momentaneamente dalla pittura e realizza una performance, La Spia ottica, che inaugura il Teatro delle Mostre alla Galleria Tartaruga di Roma. Nel 1969 realizza anche il primo Teatrino, "giocattolo per adulti" in legno dipinto: attraverso una lente si può guardare all’interno un assemblaggio di oggetti miniaturati. Nel corso degli anni ‘70 Giosetta vive lunghi periodi in campagna, nel trevigiano, insieme allo scrittore Goffredo Parise. Il suo interesse si concentra sulle leggende degli spiriti di campagna, storie oniriche e visionarie, dalle quali nasce una serie di opere dedicate al mondo della Fiaba e alla riscoperta dell’infanzia. Negli anni ‘80 ricordiamo il ciclo pittorico "Il vero" a cui appartengono alcune tele qui esposte. Di quello stesso periodo è la serie di pastelli e oli dedicati a Gian Domenico Tiepolo. Oltre a proseguire nella pittura, alla quale Giosetta si dedica tuttora costantemente nel grande studio-laboratorio di Via San Francesco di Sales in Trastevere, l’artista approda nel 1993 alla ceramica, che inizia a lavorare presso la Bottega Gatti di Faenza e che l’impegnerà sempre di più nella creazione di importanti cicli scultorei. Sin dall’inizio del suo lavoro Giosetta ha avuto rapporti costanti con scrittori e poeti, tra cui Parise, Ceronetti, Arbasino, Zanzotto, Garboli e molti altri con i quali ha realizzato libri, edizioni di grafica ed opere su carta. Artista. Esponente, insieme a Mario Schifano, Tano Festa e Franco Angeli, di quella che è stata definita La scuola di Piazza del Popolo. In seguito ha collaborato con poeti e scrittori, associando le sue opere ai loro testi: da Montale a Zanzotto, da Ceronetti a Parise (di cui fu a lungo la compagna) fino ad arrivare a Magrelli e Erri De Luca. «Mia madre mi chiamò Giosetta pensando a Josette Day, la protagonista del film di Cocteau La bella e la bestia».