Fiume Salvatore
Pag. 213
Salvatore Fiume
Salvatore Fiume
Comiso, 23 ottobre 1915 - 4 giugno 1997
Referenze: Eredi Fiume
In permanenza: Casa d’Arte San Lorenzo, Art Club srl (San Miniato-PI) - Arte Santerasmo (MI)
Formazione artistica: ha compiuto gli studi alla Scuola d’Arte di Comiso e all’Istituto d’Arte di Urbino.
Pittore/Scultore/Scenografo/Incisore: Metafisico-magico.
Tecniche: olio su tela, masonite, acrilico su tela o pergamena, pastello, inchiostro, litografia. Famose le “pietre dipinte”.
Soggetti: odalische, scene esotiche, composizioni con figure.
Quotazione: € 23.000,00 / 150,000,00.
“L'Artista espone per la prima volta a Milano nel '46 con uno pseudonimo, nel '50 inizia un fertile lavoro di composizioni
metafisiche ispirate a De Chirico. Negli anni a seguire il suo stile figurativo è caratterizzato da un acceso colorismo e da
composizioni statico-monumentali. I temi preferiti dall'artista sono più che altro fantastici, esotici, legati ad atmosfere
magiche di isole e città di statue. È interessante la sua produzione di pietre dipinte. L'artista non é stato solo un grande pittore ma
anche un ottimo scenografo e scultore”.
...A sedici anni, grazie al suo talento ed alla sua passione per l'arte, vinse una borsa di studio per frequentare il Regio Istituto
d'Arte del Libro di Urbino, dove apprese le tecniche della stampa, dall'incisione alla litografia. Terminati gli studi nel 1936, si
trasferì a Milano, dove entrò in contatto con intellettuali ed artisti della levatura di Salvatore Quasimodo, Dino Buzzati e
Raffaele Carrieri. A ventitré anni, nel 1938, Fiume si trasferì ad Ivrea, dove divenne art director di una rivista culturale voluta
e seguita da Adriano Olivetti, Tecnica e organizzazione; in questi anni realizzò la sua prima opera letteraria di successo, il
romanzo Viva Gioconda!, pubblicata a Milano nel 1943 dall'editore Bianchi-Giovini. Volendo dedicarsi soprattutto alla pittura,
sebbene l'ambiente letterario che frequentava fosse stimolante, nel 1946 lasciò Ivrea per stabilirsi a Canzo, non lontano da
Como, in una filanda ottocentesca dove iniziò il suo intenso e poliedrico percorso di ricerca oltre che nella pittura, anche nella
scultura e nell'architettura. Nello stesso anno, a Milano, presentò una serie di disegni a tempera e a china al poeta e critico
d'arte Raffaele Carrieri ed al pittore e scrittore Alberto Savinio, fratello dell'ormai affermato pittore metafisico Giorgio de
Chirico, che ne rimasero entusiasti.La sua prima esposizione ufficiale, che comprendeva le opere Isole di statue e Città di
statue e che gli permise di suscitare molto interesse presso la critica e di prendere contatti con istituzioni artistiche e culturali
a livello mondiale, si tenne nel 1949 alla Galleria Borromini di Milano; qui acquistarono una sua opera sia il direttore del
Museum of Modern Art di New York, Alfred H. Barr Jr., sia la collezione Jucker di Milano...

Comiso, 23 ottobre 1915 - 4 giugno 1997
Referenze: Eredi Fiume
In permanenza: Casa d’Arte San Lorenzo, Art Club srl (San Miniato-PI) - Arte Santerasmo (MI)
Formazione artistica: ha compiuto gli studi alla Scuola d’Arte di Comiso e all’Istituto d’Arte di Urbino.
Pittore/Scultore/Scenografo/Incisore: Metafisico-magico.
Tecniche: olio su tela, masonite, acrilico su tela o pergamena, pastello, inchiostro, litografia. Famose le “pietre dipinte”.
Soggetti: odalische, scene esotiche, composizioni con figure.
Quotazione: € 23.000,00 / 150,000,00.
“L'Artista espone per la prima volta a Milano nel '46 con uno pseudonimo, nel '50 inizia un fertile lavoro di composizioni
metafisiche ispirate a De Chirico. Negli anni a seguire il suo stile figurativo è caratterizzato da un acceso colorismo e da
composizioni statico-monumentali. I temi preferiti dall'artista sono più che altro fantastici, esotici, legati ad atmosfere
magiche di isole e città di statue. È interessante la sua produzione di pietre dipinte. L'artista non é stato solo un grande pittore ma
anche un ottimo scenografo e scultore”.
...A sedici anni, grazie al suo talento ed alla sua passione per l'arte, vinse una borsa di studio per frequentare il Regio Istituto
d'Arte del Libro di Urbino, dove apprese le tecniche della stampa, dall'incisione alla litografia. Terminati gli studi nel 1936, si
trasferì a Milano, dove entrò in contatto con intellettuali ed artisti della levatura di Salvatore Quasimodo, Dino Buzzati e
Raffaele Carrieri. A ventitré anni, nel 1938, Fiume si trasferì ad Ivrea, dove divenne art director di una rivista culturale voluta
e seguita da Adriano Olivetti, Tecnica e organizzazione; in questi anni realizzò la sua prima opera letteraria di successo, il
romanzo Viva Gioconda!, pubblicata a Milano nel 1943 dall'editore Bianchi-Giovini. Volendo dedicarsi soprattutto alla pittura,
sebbene l'ambiente letterario che frequentava fosse stimolante, nel 1946 lasciò Ivrea per stabilirsi a Canzo, non lontano da
Como, in una filanda ottocentesca dove iniziò il suo intenso e poliedrico percorso di ricerca oltre che nella pittura, anche nella
scultura e nell'architettura. Nello stesso anno, a Milano, presentò una serie di disegni a tempera e a china al poeta e critico
d'arte Raffaele Carrieri ed al pittore e scrittore Alberto Savinio, fratello dell'ormai affermato pittore metafisico Giorgio de
Chirico, che ne rimasero entusiasti.La sua prima esposizione ufficiale, che comprendeva le opere Isole di statue e Città di
statue e che gli permise di suscitare molto interesse presso la critica e di prendere contatti con istituzioni artistiche e culturali
a livello mondiale, si tenne nel 1949 alla Galleria Borromini di Milano; qui acquistarono una sua opera sia il direttore del
Museum of Modern Art di New York, Alfred H. Barr Jr., sia la collezione Jucker di Milano...