Lombardi Rita
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Rita Lombardi
Roma
Referenze: Galleria Ess&rrE, Porto Turistico di Roma, Lungomare Duca degli Abruzzi 84, locale 876 -
Tel. 3294681684 - galleriaesserre@gmail.com - www.ritalombardi.it - rita.06180@gmail.com -
Formazione artistica: allieva dei Maestri Santini, Santoro e Savelli
Pittrice: astrattista geometrico
Tecniche: prevalentemente acrilico su tele di alta qualità - Soggetti: geometrico astratto
Mostre e Rassegne d’Arte: “Attraction” c/o Galleria Wikiarte a Bologna dal 17 aprile al 13 maggio 2021 con catalogo - “I have an Idea” c/o Galleria Divin’Art a Gattinara (VC) dal 2 al 23 ottobre 2021 con catalogo - “Artistic visions”, Galleria Ess&rrE, Roma - “Waves”, Galleria Ess&rrE, Roma - “Generazioni a confronto”, Galleria Ess&rrE, Roma - “L’arte sotto l’albero”, Galleria Ess&rrE, Roma.
Critica: “Sembrerebbe tutto chiaro, come è nel pensiero del genio. Spiegare non tanto le differenze quanto le intime connessioni tra i due termini Arte e Scienza prevederebbe lungaggini che sfociano nel noioso, irrimediabilmente. Per dire di Rita Lombardi non si deve neppure scomodare una eventuale gara fra l’uno e l’altro vocabolo e i loro contatti, perché le sue opere, tutte, non hanno ascoltato solo la voce della ispirazione e della attenta costruzione, ma prevalentemente dipanano la loro forza da una ferrea conoscenza di regole scientifiche, ed è come se l’una cosa completi l’altra e viceversa.
Pensi alle opere dedicate al suo ciclo dell’Impossibile e ti viene in mente che il documento che le illustra parla di quanto sia stato limitante, per l’uomo che osserva e non guarda solamente, pronunciarsi circa l’impossibilità o la impensabilità di certe vicende, poi regolarmente accadute. La scienza ci ha portati sulla luna, ci permette di scrivere, telefonare, scattare foto e consultare internet da un unico dispositivo e riserva conquiste ritenute a priori impossibili. Dunque Rita afferma che “Impossibile è solo un modo di pensare” e che i limiti al pensiero-che-costruisce sono davvero inutili. Da questo nascono opere dalle figure geometriche (il suo, per mera classificazione, è astrattismo geometrico) basate su fantasiosi allacci tra cubi ed altri cubi, arditi parallelepipedi policromi affacciati su altre figure, curvilinee sagome incastonate in un campo prevalentemente bianco. E non basta. La conoscenza ha un valore enorme per la
Lombardi. I titoli di certe sue opere, come “Ostia antica”, ad esempio, evocano fatti ed osservazioni note al tempo dei Romani, quando il cubo inserito in un particolare sfondo dai tratti rigorosamente geometrici non dava maniera di individuare visivamente un solo cubo, ma due immagini dello stesso. Tridimensionalità nota nei secoli. Potremmo proseguire all’infinito, perché le forme geometriche (chiamarle ancora figure, per quanto corretto, sa di manuale di geometria) solide o spesso piane diventano altro, si vedono affiancate, accoppiate e schierate addirittura. È un continuo allargarsi ed espandersi di concetti chiari all’artista, che pian piano danno vita alla curiosità di chi osserva, destano interesse proprio perché sottratte congenitamente ad una classificazione spicciola...” (Giorgio Barassi)