Ontani Luigi
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Luigi Ontani
24 novembre 1943
In permanenza: Campaiola (Roma) - Claudio Poleschi (Lucca) - Bibo’s Place Todi (PG)
Pittore/Scultore: Allegorico-mitologico iconoclastico-folklorista-costumista.
Tecniche: tableau vivant, performances, acquerello, olio su tela e tavola, foto ritoccate, china acquerellata, cartapesta, ceramica, vetro, fotografia e disegno.
Soggetti: maschere di cartapesta e legno, rose, foto a colori grandezza naturale dagli anni ‘70 a oggi.
Quotazione: riferimenti dalle case d’asta nazionali ed internazionali.
“L'artista è tra i protagonisti della Body Art Italiana. Le sue performances più note sono i «tableaux vivants» in cui Ontani, usando sé stesso, trova il terreno ideale per seminare il suo narcisismo e il gusto per la messa in scena. Così riviveva il Mito, l’Oriente, l’Arte e la Letteratura. Unico re di questa arte «luigiontanomorfa», come é stata chiamata, Ontani fonde arte e vita. Di recente ha eseguito anche disegni primitivizzanti con valenze mitico-simboliche. Il 1982 é l’anno del viaggio a Bali in cui Ontani si scopre sedotto dalle tradizioni orientali: da qui nascono le maschere in legno pule dipinte a colori naturali”. Con lo stesso atteggiamento ha realizzato opere di cartapesta, vetro, il legno (numerosissime le maschere realizzate soprattutto a Bali in legno di Pule), più raramente è ricorso al bronzo, al marmo e alla stoffa mentre molto cospicua è la sua opera in ceramica frutto del sodalizio soprattutto con la Bottega Gatti di Faenza[1] e con Venera Finocchiaro a Roma e il laboratorio terraviva di Vietri, particolarmente rinomate le maschere pineali, le "Ermestetiche" e le ultime grandi opere quali "GaneshaMusa", "NapoleonCentaurOntano". Molto interessante la sperimentazione con la tecnica del mosaico elaborata con il mosaicista Costantino Buccolieri nell'esecuzione del grande pannello musivo presso la Stazione Mater Dei della Metropolitana di Napoli. In tutte queste circostanze Ontani ricorre alla tecnica non come un fine in sé, ma in quanto occasione per sperimentare nuove possibilità e formulare nuove Variazioni sui temi e i soggetti che più gli interessano,;il proprio viaggioo "transtorico" attraverso il mito, la maschera, il simbolo e la rappresentazione iconografica. Ha esposto nei principali musei e gallerie del mondo dal Guggenheim al Centre Pompidou, dal Frankfurt Kustverein al Reina Sofia,ha partecipato ad un numero impressionante di biennali da Venezia a Sidney a Lione. recentemente ha avuto due retrospettive importanti al Ps1/MoMA di New York (2001) e allo SMAK di Ghent (2003-2004). Numerosissimi i libri d'artista e le monografie tra cui "Luigi Ontani. OntanElegia" Allemandi 2004 a cura di Alessandra Galasso e Giulio di Gropello.