Bueno Antonio
Artista: Annuario 2023
Dettagli Opera:
pag 61

Referenze: Eredi Bueno
In permanenza: Tornabuoni (Firenze)
Casa d’Arte San Lorenzo – Art Club srl (San Miniato-PI).
Formazione artistica: Accademia di Belle Arti di Ginevra e Ecole des Beaux Arts di Parigi.
Pittore/Incisore: Figurativo-metafisico
Tecniche: sperimentali tradizionali nella pittura e nella grafica.
Soggetti: figure femminili, marinaretti, nature morte con oggetti
Quotazione: € 18.000,00 / 220.000,00.
Critica: citato dalla Stampa specializzata; testimonianze di: Luzzi, Liali ed altri.
Le sue opere figurano in musei, pinacoteche, collezioni pubbliche e private in molte capitali di tutto il mondo.
Presente in prestigiosi annuari e cataloghi d'arte moderna e contemporanea.
“L'artista esordisce nel ‘38 al «Salon des Jeunesn a Parigi». Dopo varie esperienze giovanili, prima figurative, poi astratte, si fa assertore, negli anni ‘50, di una nuova figurazione con recupero di componenti metafisiche. A partire dagli anni '60 porta avanti anche ricerche sperimentali, in particolare nel campo della poesia visiva”
(D. Liali).
Figlio di genitori spagnoli, compie i suoi studi a Madrid, successivamente frequenta l’Accademia di Belle Arti a Ginevra e l' Ecole des Beaux-Arts di Parigi come allievo di Bianchet prima e di Guerain poi. Nel 1939 si trasferisce in Italia a Firenze con il fratello Xavier. Dopo varie esperienze giovanili e con varie sperimentazioni svolte dal 1949 al 1953 nell’ambito della rivista d’Avanguardia "Numero" diviene assertore di una pittura neofigurativa tendente al recupero di alcune componenti della scuola metafisica italiana. Le sue opere appartengono a cicli pittorici ben noti e distinguibili: ciclo dei “Pittori della realtà” dai soggetti e dalla tecnica quasi iperrealista, quello metafisico comunemente detto “Delle pipe di gesso” degli anni '50 e quello dei “Pupazzi” del gruppo 70. I primitivi italiani, i Fiamminghi e i primitivi spagnoli gli sono di ispirazione e di punto artistico. Bueno ha utilizzato ripetutamente delle immagini (pipe, donnine, pompieri, marinaretti) sulle quali espresse un’incessante variazione. Parve quindi affezionarsi ad alcune immagini iconiche, e grazie al confronto dei soggetti in momenti diversi della sua produzione artistica, mostrano l’evoluzione della sua ricerca artistica e la sua grande passione per la ricerca, espressa sia attraverso il cambiamento della forma che del mezzo di ricerca stessa.
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