Bonalumi Agostino
Artista: Annuario 2023
Dettagli Opera:
pag 66

Agostino Bonalumi
Vimercate, 10 luglio 1935 - Milano 18 settembre 2013
In permanenza: Blu (Milano) - Deniarte (Roma) - Mazzoleni (Torino) - Tornabuoni Arte (Firenze).
Archivio: 20159 Milano - Viale Stelvio, 66 Telefax 02 69000286.
Pittore/Scultore: Concettuale - Tecniche: olio, tecnica mista, ferro, legno, resina.
Soggetti: estroflessioni su carta e tela - Quotazione: riferimenti dalle case d’asta nazionali ed internazionali.
Critica: citato dalla Stampa specializzata e da noti critici.
“Nel 1960 ha collaborato alla fondazione della rivista «Azimuth», con Castellani e Manzoni, con i quali ha esposto le prime opere monocrome. I suoi lavori sono privi di riferimenti figurativi, spesso risultano problematici e ambigui...
... Possiamo pensare al lavoro di Bonalumi come a una meditazione sull’energia, sulle forze che animano il movimento, sul respiro delle cose. Nelle opere di Bonalumi il pulsare e il generarsi delle forme assume l’aspetto di un ritmo nascosto e mimetizzato. La materia non è un darsi, ma un sottrarsi. È essenza, vuoto, antimateria. Il lavoro di Bonalumi non nega la vitalità e la corporeità, ma ne indaga la dimensione più sfuggente, più mentale: quella che non appare, ma è”.
Riconoscendo la fine della spinta propulsiva dell'arte informale, collaborò alla rivista Azimuth che proponeva l'azzeramento totale dell'esperienza artistica precedente ed un nuovo inizio, basato su un nuovo patto con il progresso sociale.
Tale azzeramento venne realizzato da Manzoni, Castellani e Bonalumi con l'utilizzo di tele monocrome (spesso totalmente bianche), estroflesse con varie tecniche in modo da creare effetti di luci ed ombre cangianti con l'inclinazione della sorgente luminosa. Piero Manzoni scelse come materiali prediletti il caolino e il cotone per i suoi "Achromes", mentre Enrico Castellani e Bonalumi avviarono un percorso di studio ed analisi delle possibilità fornite dall'estroflessione della tela mediante l'utilizzo di chiodi e centine (Castellani) e di sagome di legno e metallo inserite dietro la tela (Bonalumi).
L'opera di Agostino Bonalumi, pur nella costante fedeltà al mezzo artistico inizialmente scelto, è considerata da molti critici estremamente fantasiosa e sempre nuova nella creazione di giochi di luci ed ombre nuovi ed originali. Particolare attenzione va segnalata sul lavoro degli anni settanta-ottanta, con ombre prospettiche contrarie alle direzioni delle normali sorgenti di luce, creando appunto un effetto disorientante, questo approccio è da spiegarsi come elemento di rottura agli standard pittorici tradizionali, di fatto se nel corso della storia dell'arte l'uomo ha sempre studiato la prospettiva per creare un effetto pittorico realistico, Bonalumi la ribalta, o la distorce creando un suo personale "punto di vista" in linea con il movimento primiano di cui faceva parte.
Se sei interessato contattaci senza impegno.
|
---|
Email: acca@accainarte.it |
Telefono: +39 329 4681684 |