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Biografie d'artista - Nadia Barresi

a cura di Marilena Spataro
Nadia Barresi
nasce in Sicilia nel 1963, trascorre la sua infanzia in Lombardia, sulle rive del lago Maggiore e, a ventitrè anni si trasferisce in Romagna, dove tuttora vive e lavora.

L'artista si definisce un'autodidatta, tutto quello che dipinge è una sperimentazione continua e diretta sulla tela, che affonda le radici fin nella sua primissima età: a quattordici anni incomincia a creare le sue prime opere su tela partendo da un approccio Naif, influenzato dalla guida e conoscenza diretta di Nicola Pankoff, celebre ed eclettico pittore. Poi, a causa suo lavoro di insegnante e la contemporanea nascita dei suoi due figli, per un periodo smette di dipingere. Continua tuttavia a disegnare, trasferendo progetti di nuove tecniche su blocchi di fogli bianchi, per fermare e registrare le sue idee certa di poterle in futuro rielaborare con colori e pennelli.

Nel 1998 ricomincia a dipingere, sperimentando un nuovo personale uso del colore mescolandolo all'utilizzo di materiali quali sabbia e cera, che la portano, nel 2007 alla realizzazione di una sua Personale “TERRA” alla Galleria ArteIncontro a Conselice. Le quindici opere esposte rappresentano un percorso di maturazione in cui l'artista si misura con una nuova rappresentazione della realtà attraverso  segni grafici forti e, a volte, primitivi.

L'anno successivo realizza circa settanta tavole ad acquerello che illustreranno il libro 

“Essenze floreali Australiane - conoscere ed utilizzare le essenze floreali australiane -”

 del Naturopata G. Lucherini Ed. Verde Libri 2008.

Nel 2009 a Casa Rossini di Lugo presenta una nuova mostra delle sue opere, con 

“LUCI E OMBRE”. Qui Nadia Barresi, attraverso l'astrattismo affronta il tema dell'esplorazione umana e dell'introspezione in cui il soggetto viene appena accennato: impronte, tratti,visioni e colori materici permeati di luce e ombra che si trasformano in emozioni.Nell'ultimo decennio l'artista ha continuato a lavorare nel suo studio ricercando e sperimentando nuove tecniche, nuovi utilizzi del colore, nuovi supporti e strumenti: dipingere è una gioia, un bisogno che asseconda con passione ed energia, arrivando così alla realizzazione di nuove opere, venti delle quali, protagoniste della sua ultima mostra personale “FRAMMENTI” nel dicembre 2019 a Palazzo Marini di Alfonsine . “I miei Frammenti”, dice l'autrice “lasciano intravedere sensazioni, emozioni, ricordi , viaggi e il mio impegno per la tutela dell'ambiente che si fondono o svelano attraverso la concretezza della tela”.

 Critica
Una spazialità dal segno onirico, un colore intenso, pastoso, fuso alla materialità della terra.
Sensazioni e segni manifesti che rimangono impressi sulla tela come nell'occhio di chi guarda, un barlume di luce che a volte diventa lampo. E' questo un linguaggio poetico che segna tutto il percorso artistico di Nadia Barresi: una rappresentazione che non vuole aggrapparsi ad alcuna visione semplicistica del reale e che esulando dall'oggettività narrativa ci porta altrove, con leggerezza. Uno sguardo mai superficiale che affonda, mirato, in una dimensione condivisa: il colore, sempre protagonista indiscusso, ci fa da guida; a volte snudandosi per concederci di percepire  la sola forza del segno, altre per suggerire (come in “Frammenti”) la rapidità della luce che rimane impressa nei vuoti. L'immediata rappresentazione di un pensiero complesso che scompone un' identità artistica in un' alterità decostruita, possibile a tutti, condivisa attraverso le tele, come in un dono.   
Giulia Montanari