Stampa questa pagina

“Due sguardi indietro” - TOMO GUSIĆ

di Svjetlana Lipanovic
2005BR194 TARACA 1La grande mostra retrospettiva di Tomo Gusić, pittore raguseo, si è inaugurata il 18 dicembre 2018 presso la “Galleria d’arte”, a Dubrovnik la città croata conosciuta nel mondo per la sua rara bellezza. Il titolo significativo della mostra “Due sguardi indietro” esprime perfettamente la volontà dell’artista di presentarsi al pubblico con una raccolta di ben 250 opere, risultato di una vita dedicata all’arte. In seguito, ai corsi di disegno sotto la guida di un altro pittore eccellente Ivo Dulčić e, dopo la laurea conseguita all’Accademia di Belle Arti a Zagabria nel 1957, il giovane Gusić seguì una ulteriore specializzazione nelle arti pittoriche, che terminò nel 1959. La sua attività si indirizzò verso la pittura e il design grafico. Dal 1960 realizzò tutte le soluzioni grafiche per i prestigiosi “Giochi estivi di Dubrovnik”, che quest’ anno festeggiano il 70-tesimo anniversario dalla fondazione. Durante il soggiorno a Zagabria lavorò presso il settimanale “Telegram” e, la Casa Editrice “Školska knjiga” (“Il libro scolastico”) sempre da grafico ed Art Director, mentre nello stesso tempo ideò innumerevoli locandine, cataloghi, e pubblicità per vari Enti e Musei. A Dubrovnik, tornò nel 1981 per continuare, con più intensità la sua attività pittorica. L’artista appartiene con il suo modo espressivo alla cerchia dei pittori ragusei di cui fanno parte anche Ivo Dulčić e Đuro Pulitika. Le loro opere si riconoscono immediatamente per uno stile inconfondibile. La varietà dei colori è la foMrtva priroda kamenice 2004 ulje na planu 1ndamentale caratteristica insieme con l’espressionismo con cui trasformano la realtà circostante. La ricca produzione artistica di Gusić, si può dividere tra le opere grafiche e i dipinti dove si riscontrano spesso le seguenti tematiche: le nature morte, la Città di Dubrovnik, Stradun, la processione, il giardino, il ritratto e, il nudo femminile. I sette temi prediletti racchiudono un universo, che è il regno assoluto del colore, illuminato dalla luce accecante del Mediterraneo, pieno di emozioni nascoste nonché delle impressioni indelebili dipinte sulle tele, dei ricordi che fanno vibrare l’animo sensibile dell’artista. Le nature morte dedicate al mondo marino, immortalano i frutti di mare oppure la scintillante bellezza dei pesci. Dubrovnik, l’antica Città, anche se tanto amata, non riesce ad incantarlo con la sua inconfutabile perfezione estetica. L’artista ci da una sua interpretazione, innovativa e distaccata, la stessa che usa per dipingere la strada principale Stradun. Nei diversi quadri, l’arteria pulsante della Città diventa un groviglio dalle macchie colorate in cui si possono riconoscere i passanti visti dall’alto, forse da uno dei campanili delle chiese adiacenti.
Le variopinte Mrtva priroda 2004 ulje na platnu 1processioni con cui si celebra San Biagio, patrono della Città sono un omaggio alla religiosità popolare e, alle tradizioni millenarie ragusee. Una delle fonti più feconde dell’ispirazione è indubbiamente il suo meraviglioso giardino, un mondo magico in cui il tempo, apparentemente si è fermato, dove regna l’armonia, protetta dalla rigogliosa vegetazione. I ritratti e, i nudi femminili, ognuno specifico per l’impostazione e la scelta dei colori fanno notare i tratti, i particolari più evidenti e, danno l’impressione di essere dipinti con gli occhi socchiusi. A volte, sembra che un velo di leggera melanconia avvolga i dipinti, insieme con la tendenza di proteggere il proprio mondo interiore, così ricco e difficilmente decifrabile agli estranei. Al vernissage hanno partecipato i due curatori della mostra, la dott.ssa Marija Tonković, critico d'arte e, il dott. Antun Karaman, storico d'arte, Marin Ivanović, direttore della stessa Galleria che l’hanno inaugurata, in presenza di numerosi visitatori.
La straordinaria esposizione a cui hanno collaborato i vari musei e i privati prestando le opere in loro possesso si è conclusa il 10 marzo 2019, riscuotendo un meritato successo. Un riconoscimento dovuto a Tomo Gusić e, alle sue magnifice creazioni, con cui si è confermato come uno dei più importanti rappresentanti dell'arte contemporanea croata.