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LEONARDO NIOLA:

Il cammino di una fantasia inarrestabile.
La realtà non è mai come la si vede:
la verità è soprattutto immaginazione.
(René Magritte)



Niola red 3A Leonardo Niola, oltre al nome di battesimo decisamente impegnativo per uno che fa il pittore, è stata data dal destino in uso la forza di un frenetico fantasticare e l’energia naturale della sua giovinezza. Non poco, per seguire le sue forme che paiono distorte ma che distorte non sono, essendo la più fedele raffigurazione del suo immaginario. Perciò utilizza con veemenza il principio di prevalenza della capacità di immaginare e trasformare, senza tralasciare ovviamente la capacità di dipingere, ma ponendo quest’ultima in secondo piano rispetto ad una creatività assolutamente libera e priva di condizionamenti. Certo la frequentazione del liceo artistico gli è servita, ma al solo scopo di suscitare in lui una passione per le ombre e l’esercizio del chiaroscuro, che ha poi amplificato nella ricerca sul colore e le sue millanta applicazioni. Si fa un gran dire della collocazione dei pittori in compartimenti stagni: questo è figurativo, quello è iperrealista, quest’altro è surrealista… ma non ci si sforza, generalmente, di cercare una collocazione adeguata a chi, come Niola, non ha intrapreso una strada perché da quella derivi la sua operazione artistica. Semmai il contrario. è grazie alla visione di molta pittura, tarda o recente, che ha potuto modulare gli scenari della sua fantasia, una immaginazione sua propria che non ha appoggi unidirezionali e grazie alla quale potrebbe affrontare qualsiasi tema. Niola ha già chiara la durezza del percorso davanti a sé e non ne fa una tragedia. Sa che il mondo che affronta è irto di difficoltà molteplici, spesso disarticolato nel concedere attenzione o gloria a chi è bravo. Ma lui ha un’arma davvero letale per chi affronta con convinzione la scelta di fare l’artista: è giovane.
Niola red1Niola red 2Pieno di sane energie e molto ispirato, perfino nella costruzione dei telai che accolgono le sue opere, autentici simboli di una dedizione encomiabile.
Leonardo, nomen omen, sa attendere. Ma non lo fa con la remissività del finto modesto o insinuando la sua capacità in pieghe sbagliate. Cerca il posto giusto e adatto per liberare una capacità espressiva che compie il suo rituale verso chi guarda con una puntualità che quasi sconcerta. Chi guarda le sue opere non rimane solo affascinato dalle cromaticità squillanti o moderate a seconda del contenuto che lui cerca. Va dritto a caccia del titolo dell’opera come a calarsi nella ragione stessa che ha portato il pittore a vivere in quel modo quella tela o quell’altra, suscitando un singolare senso di osservazione su due piani: quello della ragione e della percezione e quello dell’istinto, della spinta emotiva. E così, vedendo quello che è accaduto alla sua personale alla Galleria Esse&rrE del Porto Turistico di Roma, i visitatori rimanevano più volte affascinati da quelle che volgarmente chiamiamo distorsioni della realtà ma che in sostanza sono il motivo stesso del suo comporre: nessun limite sia dato alle capacità ed alla fantasia, che in Niola viaggiano rette e parallele. Se indugia su tinte da street artist o contiene in una versione moderata la stesura del colore è proprio perché quello che ci potrebbe apparire un sogno è la sua realtà.
Forse affollata, certo ricca di interpretazioni possibili, di sicuro figlia di una creatività non contaminata e nemmeno negoziabile. Perché, come diceva Al Pacino nel ruolo del Colonnello Slade in Scent of Woman, nel difendere un suo giovane collaboratore dal giudizio farraginoso e accusatorio di un College “…La sua anima non è negoziabile…”. Niola ha molto da fare, e molto farà. Può applicare la sua maniera di dipingere a molti campi dello scibile usando la sola potenza della fantasia, calibrandola e sincronizzandola ad una ottima tecnica e ad una curiosità necessaria quanto produttiva. Appare come il proseguimento di una voce lontana dell’Arte, il suo lavoro. Prende la mosse da una conoscenza attenta e non tira a strafare. Quello che vediamo, compiaciuti, è la sua sperimentazione continua: una ricerca che bada alla ammirazione e allo stupore di chi guarda ma non perde di vista la strada in salita. Nella coscienza di una difficile strada da percorrere, per una giovane anima artistica, deve esserci anche la sfrontatez- za della sfida, la guasconeria di un azzardo.
Lunga vita a Leonardo Niola !