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Mirabili visioni - Elena Cappelletto, Sabrina Golin, Andrea Marchesini, Mirella Scotton

Al Porto turistico di Roma nella splendida realtà romana direttamente sul mare, a ridosso delle bellissime imbarcazioni a fare da cornice a 15 giorni di arte contemporanea, è stata dedicata la mostra “Mirabili visioni” a quattro artisti che si sono maggiormente distinti nell’ultimo periodo con riuscite esposizioni in numerose città italiane e che si sono confrontati con circa 30 opere della loro recente produzione che vanno dal figurativo all’informale.
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Alcuni di loro li abbiamo proposti anche alle Fiere d’Arte di Roma e Genova 2018/19 e sono stati, inoltre, presenti anche al Progetto CalifArte che si è tenuto nella medesima location dall’8 al 21 giugno 2019 e in occasione 2 giugno in collaborazione con Arte Investimenti li abbiamo presentati sui canali 123 del DT e 868 Sky dove Giorgio Barassi in qualità di mattatore e presentatore, nonchè cantante, ha evidenziato gli artisti che nel prossimo fututo porteremo avanti. Nella mostra “Mirabili visioni” ogni artista ha proposto circa dieci lavori confrontandosi con il pubblico e i collezionisti, a cui hanno dato le varie spiegazioni sui temi proposti per dare la possibilità ad ognuno di immergersi in un contesto artistico di elevata capacità pittorica. Nomi di artisti che stanno riscuotendo un importante interesse nel panorama artistico nazionale e che la Galleria Ess&rrE ha intenzione di proporre con rinnovato entusiasmo anche in virtù di nuove ulteriori programmi televisivi.
Le opere di Elena Cappelletto, Sabrina Golin, Andrea Marchesini e Mirella Scotton hanno coinvolto in modo entusiasmante i collezionisti arrivati da ogni parte del Lazio con rinnovato entusiasmo, in quanto nei giorni immediatamente successivi all’inaugurazione, vuoi per le condizioni meteo avverse vuoi per i vari impegni personali, non avevano avuto modo di visionare.
Elena Cappelletto, ha il desiderio di catturare l'essenza di una bellezza effimera che emerge attraverso delicate pennellate e la gamma di colori luminosi accuratamente selezionati, impreziositi dall'uso della foglia d'oro che scompone l'immagine e, allo stesso tempo, definisce la struttura compositiva creando una nuova luce e uno splendore vivace. Questo principio diventa il trait d'union (inserimento) tra i risultati “informali” della serie Butterflies - il simbolo di una realtà precaria e sfuggente che a volte sembra smaterializzarsi sotto lo sguardo dell'osservatore - e le opere di matrice figurativa, in cui l'immagine femminile emerge come un'icona-simbolo avvolta nel luminoso “sfarfallio” dei tocchi pittorici in un movimento surreale, funzionante come materializzazione di un insieme di emozioni, sensazioni, pensieri generati dal flusso continuo dell'esistenza.
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Negli ultimi anni l'artista ha affinato la sua tecnica stilistica, puntando sulla ricerca di un'espressione personale, capace di combinare - in composizioni sempre raffinate e armoniose - l'innata propensione per il figurativo con una rappresentazione contemporanea e informale.
Sabrina Golin, pittrice poliedrica nata nel 1970 e cresciuta a Johannesburg in Sud Africa da genitori italiani dove frequenta tutte le scuole e il Liceo Artistico. Ora vive a Vicenza. Da sempre si é distinta per una creatività fuori dal comune, molto appassionata e affascinata dal mondo artistico e dall’interior design. Nel 1996 inizia a dipingere a olio e coltivare seriamente questa meravigliosa arte che è la pittura. Nel 2010 dà libero sfogo alla sua fantasia scoprendo e sperimentando varie tecniche su diversi supporti diventando pittrice esperta e professionale con i colori vitrea lavorando su vetro, acciaio e plexiglas con una tecnica unica: ogni opera viene rifinita con miriade di perline di pasta vitrea ed è con questa tecnica che Sabrina si é distinta.
Sabrina dà sfogo alla sua arte in ogni momento. Realizza i suoi lavori sia secondo il suo estro artistico sia in base alle richieste dei committenti e, quando inizia un’opera, anche se questo richiede spesso molte ore di lavoro, non risparmia nella cura dei particolari. Questo suo essere artista è la sua passione e lo trasmette in ogni sua creazione, sia essa un quadro o un vaso di cristallo.
Riesce a dare vita alle emozioni imprigionate nelle forme, passando da scenari onirici a ricordi dell’anima.
L’arte della pittura é cosi intimamente parte di lei che non pesano le tante ore passate a curare i dettagli delle sue opere, la passione e le emozioni che esprime. I colori e il talento la rendono un’artista al di là del tempo. Sabrina ha una rara padronanza tecnica e un maturo senso artistico, felici intuizioni pittoriche rendono armoniose le descrizioni nella loro tonalità, colte sempre da composizioni che denotano una raffinata scelta estetica. È privilegio di Sabrina Golin possedere la capacità di far rivivere su tutte le superfici in virtù di felici impasti apposte con sapienza di segno. Fino ad ora é tantissima la soddisfazione che prova percorrendo questa via e non ha alcuna intenzione di fermarsi. Dinamica e intraprendente amante del bello e della natura. Sabrina comincia a partecipare a molte rassegne e mostre importanti cominciando negli anni passati con varie collettive d’arte e personali: nel 2012 Arte Padova, nel 2013 Galleria Castello in concomitanza con la Biennale di Venezia e nel 2014 una collettiva a Vienna. Dal 2014 fa parte degli artisti permanenti della Fondazione Mazzoleni di Bergamo.
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Andrea Marchesini nasce a Verona nel dicembre del ’73, ed è figlio d’arte, già a quattro anni comincia a frequentare lo studio della madre.
Ha conseguito la maturità scientifica frequentando nel frattempo studi d’artisti. Nel ’92 dopo un viaggio ad Amsterdam si interessa ai dipinti di Van Gogh e alla sua pennellata materica e rivoluzionaria. S’iscrive alla facoltà di legge di Ferrara per poi abbandonarla definitivamente per l’arte. Vive per sei anni a Londra studiando e frequentando musei e mostre d’arte e in particolare la Tate Gallery affascinato dalla modernità dell’opera di Turner che con la sua pittura di pura luce lo riporterà a una sua vecchia passione “ la luce e il colore dei Veneziani”. Passa altri due anni a Dublino visitando luoghi incontaminati con segni di culture che saranno la base per le sue serie pittoriche: “Tracce” e “Città del Silenzio”; apparizioni miste a grumi, crepe, crateri, impronte, stratificazioni che scavalcano giorni, anni, secoli, millenni, atmosfere di un mondo pluriculturale e multietnico, luoghi e simboli che fanno parte del cammino dell’uomo, dove, però l’uomo è bandito e, la natura si riappropria di tutto ciò che l’aveva mortificata, costruendo nuova vita. A Barcellona viene a contatto con l’opera di Mirò e con il suo mondo coloristico che fa esplodere i suoi quadri.
A Roma vive e lavora dal 2003 al 2006 e ha modo di studiare l’arte classica dal vero, oggi opera a Barbarano Vicentino, dove dopo aver passato una fase astratto informale barocca “Dinamismo Cosmico” ne vive un'altra notevolmente più astratta con una dina- mica del colore in costante evoluzione “Connessioni”.
Si dedica inoltre alle grandi tele ed arazzi che appartengono alla tematica “Affabulando”, “Oltre la siepe” e “Satyricon 2016” dove usa liberamente tutti i linguaggi del suo tempo e del passato mescolandoli con cinema, fumetto, cartoons e satira.
L’ultima fatica “Pop surreal” a cura di Alain Chivilò nella Casa dei Carraresi è stato un successo annunciato.
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Mirella Scotton, ha iniziato fin da giovanissima a disegnare ritratti a matita cimentandomi quasi subito con la pittura ad olio. Ha coltivato la passione per la storia dell'arte trovandovi motivi di riflessione e approfondimento.
Si è dedicata per alcuni anni alla decorazione ceramica affinando le tecniche di pittura su superfici non piane e sviluppando originali progetti nel settore della ceramica industriale e negli ultimi anni si è completamente immersa allo studio dell'arte, ed in particolare alla pittura ad olio, concentrandosi sulla ricerca formale e cromatica. I temi paesaggistici della laguna veneta, dove ha vissuto per parecchi anni, gli scorci fluviali del Sile ed i ritratti delle persone colte nell'atto di compiere semplici azioni quotidiane sono diventati progressivamente più intimi ed informali, mentre le atmosfere ed i sentimenti hanno iniziato a prevalere sull'effetto fotografico.
Il suo percorso artistico è stato ed è tuttora, caratterizzato da progressi scanditi in occasione delle mostre personali e collettive.
Nei suoi quadri la passione e l'istintività si fanno interpreti di ambienti famigliari, come il Sile o la laguna veneta, o di esperienze intensamente vissute e ricercate come Venezia, Parigi, San Francisco e Vienna.

25 maggio al 7 giugno 2019
Galleria Ess&rrE
Porto turistico di Roma - locale 876 00121 Roma - tel. 329 4681684
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