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ROMA d’Arte EXPO... BUONA LA PRIMA !



di Giorgio Barassi

Fiera roma1Fiera RomaFiera Roma2593La città di Roma è una vera città d’arte dove basta voltare l’angolo e si incontrano palazzi, architetture, fontane, statue create da artisti dai nomi importanti come Bernini, Borromini, Michelangelo, lo è per i numerosi musei che canalizzano il fermento artistico e captano le tendenze internazionali e per le numerose gallerie d’arte che espongono opere di artisti affermati o emergenti. Roma ama l’arte e quest’anno, dal 23 novembre 2018 fino al 2 dicembre 2018 ha ospitato per la prima volta la manifestazione Novembre in Arte con alcuni eventi - separati ma allo stesso tempo complementari - dedicati all’arte moderna e contemporanea (Roma d’Arte Expo) e all’antiquariato, al modernariato, al collezionismo e al vintage (OltrelArte - L’eredità del futuro). L’inaugurazione ha visto come padrino d’eccezione il conduttore di La7 Anthony Peth con la presenza dell’organizzatore Roberto Sparaci e dell’ Amministratore Unico Fiera di Roma Ing. Pietro Piccinetti.
Partner della manifestazione la nota casa vinicola Casale del Giglio che ha deliziato gli invitati con una degustazione di prestigiosi vini laziali.
Fiera ROMA 2520 1L’attesa per il nuovo corso di una fiera dell’ Arte moderna e Contemporanea a Roma era palpabile. Nei giorni che hanno preceduto la rassegna romana gli espositori hanno dichiarato la loro approvazione per una fiera finalmente nella Capitale, dove hanno potuto esibire oltre 1.000 opere di artisti di grande prestigio, tra cui opere di Giorgio De Chirico, Lucio Fontana, Renato Guttuso, Mimmo Rotella, Mario Sironi, Vincenzo Balsamo, Giuseppe Capogrossi, Felice Casorati, Piero Dorazio, Enrico Castellani. I più attrezzati come i nuovi volti del settore hanno trovato una organizzazione pronta ad accogliere, nonostante la dura concorrenza del “Black Friday” che ha di fatto paralizzato la città nella giornata di venerdi 23 novembre, sottraendo a Roma d’Arte un buon numero di visitatori. Il sabato 24 la folla non si è fatta attendere e gli stand sono stati visitati da molti collezionisti e neofiti in vena di acquisti .
Di certo, a porte chiuse ed a caldo, gli organizzatori si sono proposti di cambiare le date della riuscita manifestazione, perché la Capitale merita una attenzione maggiore ed internazionale magari in periodi dell’anno in cui la città è già meta del turismo dai numeri alti: si pensa a primavera, per esempio o a fine settembre.
Inserita nel contesto di “Novembre in arte”, la rassegna dedicata al contemporaneo ha comunque visto una buona qualità di opere esposte, con alcune eccellenze e autentiche rarità portate dai galleristi ed operatori del settore come si fa nelle grandi occasioni. Ampio lo spazio dedicato ai nuovi talenti, che spesso cono compressi in angoli ridotti delle manifestazioni fieristiche. Giovani pittori e performer hanno visto i loro lavori esposti nel grande spazio del padiglione dedicato e possono dire di aver avuto buoni riscontri. Si conferma la tendenza di mercato all’ opera da investimento, e i grossi nomi non mancavano, per una attenzione speculativa ed estetica insieme.
FIERA ROMA 2180 1A questo tema erano dedicati gli spazi delle gallerie storiche partecipanti con dipinti che sanno davvero di storia dell’arte nazionale ed internazionale. Il Pop, la figurazione incrollabile, l’astrazione italiana… una bella occasione per vedere raggruppati a Roma i nomi che hanno segnato il Novecento e che da Roma, in attività ed in vita, sono certamente passati.
Di gran rilievo le due mostre dedicate a due grandi del Novecento: Achille Perilli (che successivamente si è trasferita al Museo Hermitage di San Pietroburgo a cura della Galleria Accademia di Torino) e Renato Mambor. Circa 250 metri quadrati di area espositiva per ciascun artista, per godersi lo spettacolo delle geometrie perilliane, piene di storia e di ricerca, e il linguaggio Pop di Renato Mambor, artista impegnato per lunghi anni in una ricerca spasmodica di una cifra stilistica oggi riconosciuta ed apprezzata dal collezionismo raffinato.
Tra le attività collaterali, un incontro dedicato alla pittura e al cantautore Franco Califano. A Roma non poteva mancare CalifArte, il progetto artistico che impegna alcuni pittori a realizzare le loro opere ispirati dalle immortali canzoni del Califfo.
Sabato 24 il Presidente della Fondazione Califano, Antonello Mazzeo, lo scrittore (e pittore) Paolo Silvestrini e l’ideatore di CalifArte, Giorgio Barassi, hanno relazionato in un incontro dal titolo “Tutti i colori del Maestro”: la pittura che incontra un’altra arte, quella della musica, e che sfocia nel racconto a colori della poesia. Applausi al centro del padiglione per l’iniziativa voluta da Acca Edizioni e Galleria Ess&rrE.
Fiera Roma2362Nell’ambito della Fiera Oltre l’Arte l’Eredità del Futuro (23 novembre - 2 dicembre 2018): “Mario Sironi. I piccoli studi e la grande decorazione”: sono state esposte oltre 80 opere che abbracciano un periodo importante della vita dell’artista, tra il 1915 e gli anni Trenta. Le opere sono poco note perché parte della collezione personale conservata dalla famiglia e la collezione comprende studi di pubblicità, di copertine e di grandi quadri; scorci di paesaggio e ritratti di proporzioni ridotte, cartoni preparatori di affreschi e mosaici. Nell’occasione, è stato presentato il volume “Appunti di Viaggio. Piccoli studi di Mario Sironi dal 1915 al 1955” a cura di Fabio Benzi e Andrea Sironi-Strausswald.
Inoltre: “Oltre il muro. Tempere originali del cinema dell’ex Unione Sovietica”: esposti 10 manifesti cinematografici di forte impatto visivo e di propaganda politica dell’ex Unione Sovietica. Le opere provengono dalla collezione della Galleria d’Arte Cinquantasei di Bologna e sono per lo più tempere su carta e cartoncino. In contemporanea sono stati proiettati 5 film in lingua originale con sottotitoli: il documentario “L’uomo con la macchina da presa” (1929) di Dziga Vertov; le commedia musicale “Circo” (1936) di Grigori Aleksandrov e 3 film di Sergej Eisenstein: “La linea generale” (1929), “La congiura dei Boiardi”, “Ivan il terribile” (1944).
Un fiera dinamica, con un equilibrio giusto fra nomi altisonanti e nuove proposte, per rendere attiva e viva l’offerta, differibile anche a coloro che non si sentono coinvolti perché si ritengono “non intenditori”. Sbagliato. Gli operatori e i galleristi sono in questa ed in altre fiere soprattutto per indicare, proporre ed informare. E a Roma d’Arte Expo l’operazione è riuscita benissimo, come confermano i visitatori soddisfatti e i collezionisti abituati allo scambio ed alla scelta in fiera. Bilancio dunque positivo, che sarebbe stato ancora migliore se nel giorno di chiusura, domenica 25, Giove Pluvio non si fosse scatenato rovesciando su Roma una pioggia battente davvero eccessiva, che avrà scoraggiato più di qualcuno.
FIERA ROMA COSTAUn appuntamento rinnovato, che troverà più giusta e partecipata collocazione in date diverse. Gli organizzatori sono già all’opera. Gli inserzionisti, anche i più scettici, sono avvisati.