Silvana DI VORA
Quando il "rifiuto" diventa arte
Foligno - 26/27 ottobre 2024
Suggestioni plastico pittoriche di un'artista che ama la Natura, tra il Cielo e la Terra
di Marilena Spataro
Silvana Di Vora nasce a Maniago in provincia di Pordenone e da anni vive e lavora a Foligno. Inizia il suo percorso di pittrice da autodidatta nel 1995, precedentemente si occupa di fotografia. Artista eclettica e dai mille talenti, Silvana spazia, nonché esplora con estrema disinvoltura e capacità stilistica, tra i linguaggi e le tecniche delle neo avanguardie del '900, giungendo a una sintesi espressiva e formale del tutto originale e personalissima. E se nei suoi lavori realizzati con gli scarti di materiali vari, soprattutto metalli, e che sono le opere che più la caratterizzano, guarda all'Arte povera, spingendosi in alcuni soggetti a una reinterpretazione geniale delle carte geografiche del grande Alighiero Boetti, oppure in altri a una rilettura dei classici della Pop Art, a partire dalle eterna icona di Marilyne Monroe dell'immenso Andy Warhol, negli acrilici e negli olii predilige esprimersi attraverso il linguaggio del concettuale e/o dell'astrazione, dove, in questo ultimo caso, non di rado, è dato intravedere la furia gestuale dell'action painting. Laddove, invece, decide di intraprendere la strada del figurativo adottando le tecniche della pittura tradizionale, non esita a spingersi e ad addentrarsi in terreni inesplorati, tra il metafisico e il surreale. Terreni che interrogano e coinvolgono l'anima mentre dialogano con la materia. Per sua stessa ammissione, questa brava artista folignate ama mutare lo stile e il linguaggio formale con una notevole libertà espressiva abbandonandosi all'onda del proprio umore o, forse, sarebbe meglio dire del proprio estro artistico. Una scelta non facile da gestire, umanamente e artisticamente, ma che, pure, nella Di Vora ottiene l'esito di mettere in campo energie sempre nuove e pronte a sfidare i limiti del possibile. Nasce da qui una poetica del profondo, una ricerca nei meandri più nascosti della coscienza e dell'essere in un viaggio fantastico che attraversa universi e luoghi oltre i quali lo sguardo si perde nell'infinito.
Silvana Di Vora ha partecipato a varie mostre collettive e personali sempre in territorio nazionale. La sua ultima personale svoltasi di recente, con grande successo di pubblico e di critica, al VCube Studio di Foligno, è stata eloquentemente intitolata Quando il ‘rifiuto’ diventa arte, con cio' l'artista ha inteso evidenziare non soltanto una delle sue tecniche pittoriche preferite, ma anche la sua grande attenzione, sensibilità e impegno nel trasmettere, attraverso il suo lavoro, una visione che guarda con profonda convinzione alla tutela e salvaguardia dell'ambiente.
Hanno scritto di lei, tra i tanti: Andrea Baffoni, il sociologo Roberto Segatori, Gilberto Scalabrini, Rita Scelfo, Giovanni Zavarella, Centro Culturale Zerouno Barletta, Marilena Spataro.
Foligno - 26/27 ottobre 2024
Suggestioni plastico pittoriche di un'artista che ama la Natura, tra il Cielo e la Terra
di Marilena Spataro
Silvana Di Vora nasce a Maniago in provincia di Pordenone e da anni vive e lavora a Foligno. Inizia il suo percorso di pittrice da autodidatta nel 1995, precedentemente si occupa di fotografia. Artista eclettica e dai mille talenti, Silvana spazia, nonché esplora con estrema disinvoltura e capacità stilistica, tra i linguaggi e le tecniche delle neo avanguardie del '900, giungendo a una sintesi espressiva e formale del tutto originale e personalissima. E se nei suoi lavori realizzati con gli scarti di materiali vari, soprattutto metalli, e che sono le opere che più la caratterizzano, guarda all'Arte povera, spingendosi in alcuni soggetti a una reinterpretazione geniale delle carte geografiche del grande Alighiero Boetti, oppure in altri a una rilettura dei classici della Pop Art, a partire dalle eterna icona di Marilyne Monroe dell'immenso Andy Warhol, negli acrilici e negli olii predilige esprimersi attraverso il linguaggio del concettuale e/o dell'astrazione, dove, in questo ultimo caso, non di rado, è dato intravedere la furia gestuale dell'action painting. Laddove, invece, decide di intraprendere la strada del figurativo adottando le tecniche della pittura tradizionale, non esita a spingersi e ad addentrarsi in terreni inesplorati, tra il metafisico e il surreale. Terreni che interrogano e coinvolgono l'anima mentre dialogano con la materia. Per sua stessa ammissione, questa brava artista folignate ama mutare lo stile e il linguaggio formale con una notevole libertà espressiva abbandonandosi all'onda del proprio umore o, forse, sarebbe meglio dire del proprio estro artistico. Una scelta non facile da gestire, umanamente e artisticamente, ma che, pure, nella Di Vora ottiene l'esito di mettere in campo energie sempre nuove e pronte a sfidare i limiti del possibile. Nasce da qui una poetica del profondo, una ricerca nei meandri più nascosti della coscienza e dell'essere in un viaggio fantastico che attraversa universi e luoghi oltre i quali lo sguardo si perde nell'infinito.
Silvana Di Vora ha partecipato a varie mostre collettive e personali sempre in territorio nazionale. La sua ultima personale svoltasi di recente, con grande successo di pubblico e di critica, al VCube Studio di Foligno, è stata eloquentemente intitolata Quando il ‘rifiuto’ diventa arte, con cio' l'artista ha inteso evidenziare non soltanto una delle sue tecniche pittoriche preferite, ma anche la sua grande attenzione, sensibilità e impegno nel trasmettere, attraverso il suo lavoro, una visione che guarda con profonda convinzione alla tutela e salvaguardia dell'ambiente.
Hanno scritto di lei, tra i tanti: Andrea Baffoni, il sociologo Roberto Segatori, Gilberto Scalabrini, Rita Scelfo, Giovanni Zavarella, Centro Culturale Zerouno Barletta, Marilena Spataro.