Botero Fernando
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Fernando Botero
Medellin, 1936
Referenze: Galleria Marlborough - 40 west 57th street New York - 10019 Usa - Tel. 001 2125414900 - mny@marlboroughgallery.com
In permanenza: Tornabuoni Arte (Firenze) - Contini (Venezia) - Galleria Casa d’Arte San Lorenzo, San Miniato (PI)
Formazione artistica: ha frequentato corsi di incisione e disegno all’Academie des Beaux Arts di Amsterdam.
Pittore: Figurativo - Tecniche: acrilico, olio e tecnica mista su tela, disegno e scultura.
Soggetti: figure umane opulenti e animali - Quotazione: da € 100.000,00 / a oltre 1.000.000,00.
"Fernando Botero si è formato studiando la grande pittura europea (Italia, Spagna, Francia, Germania) ma non ha mai di-menticato i temi e i modelli espressivi della cultura sudamericana. La produzione artistica di Botero è fortemente influenzata dagli artisti della scuola muralista messicana. Dopo il periodo di studi
in diverse città italiane Botero rientra a Bogotà per trasferirsi poi a Città del Messico ne11956, a questo periodo risale la fase dell'espansione e della dilatazione dei volumi e delle dimensioni delle forme che lo condurranno a ritrarre e scolpire le grandi figure che lo hanno reso celebre....L'idea è forma essenziale,
principio originario che riconduce la libera creazione a un modello; è il felice connubio tra perfezione nella resa del principio formale e l'intuizione interiore che presiede alla sua composizione. La pittura di Botero si rivela dunque un universo complesso, da concepire come il risultato di un instabile e delicato equilibrio
tra maestria esecutiva e valori espressivi Molto di più perciò della fortuita e fortunata scoperta di una cifra contraddistinta dall'opulenza dei suoi personaggi, dalle forme generose delle sue donne, dalla generalizzata abbondanza del suo mondo, volta a monopolizzare l'attenzione del pubblico."
“...Caratteristica della sua pittura è l'insolita dilatazione che subiscono i suoi soggetti, che acquistano forme insolite, quasi irreali. Ma è un passaggio necessario per ben far comprendere la necessità di colore delle sue opere. L'artista si rivela sostanzialmente distante dai suoi soggetti. Ed è proprio questa freddezza che
fa scomparire dai personaggi la dimensione morale e psicologica. Gli sguardi sono sempre persi nel vuoto,
gli occhi non battono, sembra quasi che osservino senza guardare...”