Art&News
Intervista a William Imola
a cura della redazione

Tra i nuovi progetti dell’attore e cantautore William Imola c’è il cortometraggio Granelli di Sabbia. Al centro della scena ci sono temi universali come l’amore e il distacco. Elementi che, per via di un tragico evento, scriveranno il destino dei due protagonisti Paolo e Marta, interpretati dallo stesso Imola e da Emma Quartullo. Circostanza che porterà l’uomo, dopo aver vagato da solo in spiaggia, ad un incontro col personaggio interpretato da Goffredo Maria Bruno. Che cosa succederà ai tre protagonisti? Per avere la risposta a questa domanda bisognerà attendere un pò, considerando che il film verrà presentato al Festival del Cinema, motivo per il quale ogni aspetto della trama è top secret. Ecco dunque che cosa ci ha raccontato William.
Parliamo di Granelli di Sabbia, il cortometraggio che ti vede coinvolto. Com’è nata l’idea?
“Questo progetto è stato realizzato con Elio Urbani, che è un mio carissimo amico ed uno sceneggiatore. Ho sempre sposato i suoi progetti. Spesse volte, gli do l'idea di quello che potrebbe essere un film e lui sviluppa la sceneggiatura. Ed è da questa sinergia che è nato Granelli di sabbia, che prima si chiamava Non ti Sento. Questo progetto era stato girato l'anno scorso, ma ci sono stati dei problemi con il regista, che aveva sbagliato delle cose e non ci ha consegnato il progetto. Abbiamo deciso quest'anno di rifarlo, cambiando la sceneggiatura e il titolo. Granelli di sabbia è però un'idea mia. Il film è stato prodotto da me. E l’ho anche scritto insieme ad Elio Urbani”.
I due attori principali, insieme a te, sono Goffredo Maria Bruno ed Emma Quartullo. Ti era già capitato di lavorare con loro?
“Sì, siamo noi tre attori. Goffredo Maria Bruno è un mio carissimo amico: ci conosciamo dal 2012, anno in cui abbiamo recitato insieme in Squadra Antimafia. Al contrario, non conoscevo Emma Quartullo, che è una sua amica. Ragionando sulla ragazza che serviva abbiamo pensato di ricorrere a lei, che è un’attrice di spessore. è stato un piacere collaborare con lei in Granelli di Sabbia”.
Sapete già dove verrà distribuito il cortometraggio?
“Il cortometraggio è stato realizzato esclusivamente per il Festival del Cinema, per questo non possiamo spoilerare più di tanto sulla trama. Verrà distribuito da Comunicare la cinematografia. Avevamo pensato poi di mandarlo anche ad un concorso in America. E, chissà, in futuro potrebbe diventare anche un soggetto per Netflix per la realizzazione di un film. è tutto un work in progress”.
Parliamo un po’ di te. Quando è nata la tua passione per lo spettacolo e per il mondo dell’arte in generale?
“Tutto nasce grazie a mio padre, che è disabile ed ha problemi alle gambe. Negli anni ’80 ha provato a fare carriera come cantautore, ma la precarietà di salute sopraggiunta glielo ha impedito. In ogni caso, mi ha trasmesso la passione per la musica fin da quando sono un bambino. Avevo sei anni quando ho iniziato a studiare la batteria. In seguito, ho fatto il conservatorio di musica. Quello dell’arte è un percorso che ho voluto riprendere in mano da adulto con l’obiettivo di realizzare il sogno che mio padre, per problemi di salute, non è riuscito a realizzare. Sono partito nello spettacolo proprio per cercare di realizzare il progetto del mio papà. Inizialmente, l’intenzione era quella di fare musica, ma in seguito si sono aperte altre porte e mi sono ritrovato per caso sul set di Squadra Antimafia per fare una comparsa. Lì, a sorpresa, ho fatto invece un piccolo ruolo perché il regista è rimasto colpito e mi ha consentito di fare una figurazione speciale con delle battute. Ritrovarmi per caso, come primo lavoro, in una delle fiction più seguite in Italia è stato un sogno. Da lì si sono aperte tutte le strade: ho studiato, ho fatto Teatro Azione, il Conservatorio d'arte drammatica alla Scaletta per vedere se poi questo mondo ovviamente mi piaceva. Ho dovuto fare una scuola per cercare di essere più inserito nel contesto. E quindi ho cominciato a fare diversi studi, diverse cose. Comunque, tutto è partito dal mio papà”.
Sei soddisfatto dei risultati raggiunti fino ad ora?
“Sì, calcola che nel 2011 facevo lo chef, avevo un piccolo ristorantino. Mi sono approcciato per la prima volta al mondo dello spettacolo nel 2012 partendo veramente da nulla, da zero. E con impegno e dedizione, nel campo della musica, sono arrivato ad ottenere una collaborazione con Edward Maya, uno dei produttori più importanti a livello mondiale, con ben 7 premi Oscar vinti. Uno dei suoi pezzi, Stereo Love, lo conosciamo praticamente tutti quanti. Soltanto su YouTube ha fatto più di 650 milioni di visualizzazioni. Il mio brano con Edward, intitolato Show me love, è uscito a fine maggio. E dal primo concerto a Frosinone ho fatto quattordici date in due mesi”.
Parliamo della tuo legame con l'arte ...
Oltre lo spettacolo e la musica un’altra mia grande passione è l'arte...
Da bambino amavo disegnare moltissimo, ricordo che ricopiavo i disegni ed ero molto bravo nel realizzarli uguali a mano...
Tante mie aspirazioni nel disegnare venivano da grandi artisti come: Van Gogh, Leonardo Da Vinci, Pablo Picasso e Michelangelo Buonarroti, vedendo le loro opere artistiche...
Dalla carta sono passato alla tela, provando a disegnare paesaggi presi da libri importanti e da foto... Nei miei viaggi sopratutto a Parigi, sono stato spesso a visitare grandi mostre come quella di Parigi 1874 "Inventare l'impressionismo, Museo del Louvre"...
In Italia sono anche a Firenze alla Galleria degli Uffizi, Palazzo Pitti, Galleria d'arte moderna.
a cura della redazione

Tra i nuovi progetti dell’attore e cantautore William Imola c’è il cortometraggio Granelli di Sabbia. Al centro della scena ci sono temi universali come l’amore e il distacco. Elementi che, per via di un tragico evento, scriveranno il destino dei due protagonisti Paolo e Marta, interpretati dallo stesso Imola e da Emma Quartullo. Circostanza che porterà l’uomo, dopo aver vagato da solo in spiaggia, ad un incontro col personaggio interpretato da Goffredo Maria Bruno. Che cosa succederà ai tre protagonisti? Per avere la risposta a questa domanda bisognerà attendere un pò, considerando che il film verrà presentato al Festival del Cinema, motivo per il quale ogni aspetto della trama è top secret. Ecco dunque che cosa ci ha raccontato William.
Parliamo di Granelli di Sabbia, il cortometraggio che ti vede coinvolto. Com’è nata l’idea?
“Questo progetto è stato realizzato con Elio Urbani, che è un mio carissimo amico ed uno sceneggiatore. Ho sempre sposato i suoi progetti. Spesse volte, gli do l'idea di quello che potrebbe essere un film e lui sviluppa la sceneggiatura. Ed è da questa sinergia che è nato Granelli di sabbia, che prima si chiamava Non ti Sento. Questo progetto era stato girato l'anno scorso, ma ci sono stati dei problemi con il regista, che aveva sbagliato delle cose e non ci ha consegnato il progetto. Abbiamo deciso quest'anno di rifarlo, cambiando la sceneggiatura e il titolo. Granelli di sabbia è però un'idea mia. Il film è stato prodotto da me. E l’ho anche scritto insieme ad Elio Urbani”.
I due attori principali, insieme a te, sono Goffredo Maria Bruno ed Emma Quartullo. Ti era già capitato di lavorare con loro?
“Sì, siamo noi tre attori. Goffredo Maria Bruno è un mio carissimo amico: ci conosciamo dal 2012, anno in cui abbiamo recitato insieme in Squadra Antimafia. Al contrario, non conoscevo Emma Quartullo, che è una sua amica. Ragionando sulla ragazza che serviva abbiamo pensato di ricorrere a lei, che è un’attrice di spessore. è stato un piacere collaborare con lei in Granelli di Sabbia”.
Sapete già dove verrà distribuito il cortometraggio?
“Il cortometraggio è stato realizzato esclusivamente per il Festival del Cinema, per questo non possiamo spoilerare più di tanto sulla trama. Verrà distribuito da Comunicare la cinematografia. Avevamo pensato poi di mandarlo anche ad un concorso in America. E, chissà, in futuro potrebbe diventare anche un soggetto per Netflix per la realizzazione di un film. è tutto un work in progress”.

“Tutto nasce grazie a mio padre, che è disabile ed ha problemi alle gambe. Negli anni ’80 ha provato a fare carriera come cantautore, ma la precarietà di salute sopraggiunta glielo ha impedito. In ogni caso, mi ha trasmesso la passione per la musica fin da quando sono un bambino. Avevo sei anni quando ho iniziato a studiare la batteria. In seguito, ho fatto il conservatorio di musica. Quello dell’arte è un percorso che ho voluto riprendere in mano da adulto con l’obiettivo di realizzare il sogno che mio padre, per problemi di salute, non è riuscito a realizzare. Sono partito nello spettacolo proprio per cercare di realizzare il progetto del mio papà. Inizialmente, l’intenzione era quella di fare musica, ma in seguito si sono aperte altre porte e mi sono ritrovato per caso sul set di Squadra Antimafia per fare una comparsa. Lì, a sorpresa, ho fatto invece un piccolo ruolo perché il regista è rimasto colpito e mi ha consentito di fare una figurazione speciale con delle battute. Ritrovarmi per caso, come primo lavoro, in una delle fiction più seguite in Italia è stato un sogno. Da lì si sono aperte tutte le strade: ho studiato, ho fatto Teatro Azione, il Conservatorio d'arte drammatica alla Scaletta per vedere se poi questo mondo ovviamente mi piaceva. Ho dovuto fare una scuola per cercare di essere più inserito nel contesto. E quindi ho cominciato a fare diversi studi, diverse cose. Comunque, tutto è partito dal mio papà”.
Sei soddisfatto dei risultati raggiunti fino ad ora?
“Sì, calcola che nel 2011 facevo lo chef, avevo un piccolo ristorantino. Mi sono approcciato per la prima volta al mondo dello spettacolo nel 2012 partendo veramente da nulla, da zero. E con impegno e dedizione, nel campo della musica, sono arrivato ad ottenere una collaborazione con Edward Maya, uno dei produttori più importanti a livello mondiale, con ben 7 premi Oscar vinti. Uno dei suoi pezzi, Stereo Love, lo conosciamo praticamente tutti quanti. Soltanto su YouTube ha fatto più di 650 milioni di visualizzazioni. Il mio brano con Edward, intitolato Show me love, è uscito a fine maggio. E dal primo concerto a Frosinone ho fatto quattordici date in due mesi”.
Parliamo della tuo legame con l'arte ...
Oltre lo spettacolo e la musica un’altra mia grande passione è l'arte...
Da bambino amavo disegnare moltissimo, ricordo che ricopiavo i disegni ed ero molto bravo nel realizzarli uguali a mano...
Tante mie aspirazioni nel disegnare venivano da grandi artisti come: Van Gogh, Leonardo Da Vinci, Pablo Picasso e Michelangelo Buonarroti, vedendo le loro opere artistiche...
Dalla carta sono passato alla tela, provando a disegnare paesaggi presi da libri importanti e da foto... Nei miei viaggi sopratutto a Parigi, sono stato spesso a visitare grandi mostre come quella di Parigi 1874 "Inventare l'impressionismo, Museo del Louvre"...
In Italia sono anche a Firenze alla Galleria degli Uffizi, Palazzo Pitti, Galleria d'arte moderna.