Il “CIRCUS” di PENNACCHINI

Parlare del mondo del circo, degli acrobati, dei trapezisti, dei funamboli non è cosa difficile, anzi è una dimensione facile da spiegare, almeno cosi sembra. Ognuno di noi ha un mondo interiore legato all’infanzia, ha in se un fanciullo, curioso della vita e aperto a esperienze fantastiche. Quando eravamo bambini, si affrontava il tunnel dell’orrore con tanta curiosità ma con le ginocchia tremolanti, ma c’era con noi la nostra ancora di salvezza, quella mano stretta a quella di nostro padre o di nostra madre ci dava la forza di affrontare qualsiasi pericolo del mondo ignoto. E le montagne russe, quelle si che terrorizzavano… ma la mano incollata a quella dei genitori ci dava sicurezza. Ora da adulto, vorrei provare ancora questa sensazione, ma non è possibile, il tempo cancella tutto anche i ricordi belli, spensierati, ma non voglio che il tempo passi così in fretta. Ora desidero solo circondarmi di cose belle, pure, gli amici diminuiscono, rimangono solo quelli veri, con cui ricordare i momenti dell’infanzia e i pomeriggi passati a gridare sulla giostra volante, non ho più tempo per le discussioni, dei malintesi, dei garantisti e degli accusatori, dei ciarlatani e di tutti quelli che si ergono a sentenziare, a decidere la mia vita .
Giostra Volante cm 90 x 180 dittico tecnica mista su tela 2017No, la vita è mia, e voglio tornare a sognare.
Biografia: Massimo Pennacchini è un artista che ha avuto l’onestà di intraprendere quel difficile cammino che conduce alla pittura figurativa contemporanea, ambito in cui è possibile soppesare e valutare, nel bene e nel male, i criteri di competenza e abilità artistica. Nel 1998 è selezionato dalla DINERS CLUB ITALIA per illustrare il calendario aziendale; nello stesso anno è chiamato a rappresentare l’Italia nella città di Offenbach (D) nella mostra internazionale “Galerie in turm”. La vera e propria consacrazione nel mondo dell’arte contemporanea è riconosciuta dal programma “Alitalia per l’Arte” che propone in tutto il mondo artisti selezionati a testimoniare la cultura italiana negli aeroporti internazionali italiani ed esteri. Nel 2002 presso l’aeroporto Malpensa di Milano, e nel 2003 presso il Leonardo da Vinci di Roma e l’aeroporto Marco Polo di Venezia. Nel 2005 le sue opere vengono installate presso lesale VIP del J.F. Kennedy Airport di New York.  Pubblica la sua prima monografia, voluta e curata dal prof. Massimo Duranti, un volume, dove in collaborazione con altri critici viene illustrato il percorso artistico dell’ultimo decennio. Nel 2006 viene selezionato dall’Associazione Italiana per la Cultura, promotrice di talenti meritevoli di un palcoscenico internazionale e partecipa a numerose iniziative, quali SMERALDARTE e PAF, con testi corredati dalla collaborazione del prof. Angelo Calabrese.
Il tema del “tango”, così ricco di stimoli creativi e con un vissuto di una tale forza, ha segnato senza dubbio gran parte della sua produzione e ha fatto sì da essere soprannominato “Il pittore del tango”. Integrazione razziale, comunicazione, passione, sensualità sono pedine importanti del suo percorso artistico. Dopo l’incontro con il più grande ballerino di tango argentino al mondo, Miguel Angel Zotto, nasce un sodalizio che lo vede esporre nei maggiori teatri del mondo proprio in collaborazione con il grande artista, quindi nel 2008 si esibisce rispettivamente al City Center di New York, al Peacock Theatre di Londra e il Teatro Astalia di Buenos Aires. Numerose opere vengono installate permanentemente presso l’open Space di M.A.Z. di Buenos Aires. Nel frattempo partecipa a numerose fiere d’arte sia in Italia che all’estero.
Nel 2009, galleria La Meridiana di Pietrasanta. Dal 2010 al 2013 Kostanz (D) lago di Costanza ospita Pennacchini in una esposizione dedicata ad una esigua schiera di artisti italiani contemporanei, le opere vengono installate presso la Burgersaal nell’evento “Italianische Gegenwartskunst”.
Nel 2010 presso Palazzo Valentini, sede della provincia di Roma, una personale sul Tango argentino con un testo del prof. Paolo Levi che illustra l’abilità pittorica dell’artista nel descrivere le debolezze e le virtù umane nella metafora del tango. è inserito nel Catalogo d’Arte Moderna della Mondadori nei primi 32 artisti italiani che si sono distinti nell’anno per la loro attività artistica. Nel maggio 2011 vola a Hangzhou (Cina) per rappresentare l’Italia con il progetto “Seguendo il cammino di Marco Polo”, due opere sono esposte permanentemente presso il Museo Arte Contemporanea di Hangzhou. Nel novembre 2011 a Venezia presso la Fondazione Bevilacqua La Masa e aprile 2012 Hangzhou (Cina) LA GIOSTRA cm100 x 180 olio su tela 2016ospitano opere selezionate in altrettante mostre.
Nel 2012 è invitato dal prof. Angelo Calabrese a esporre presso il Museo della Rocca di Umbertide, il catalogo raffigura in copertina l’opera dell’artista dedicata al “Ratto d’Europa”.
Nel 2014 espone a Roma presso Il Chiostro del Bramante.
2015 a Palazzo Sforza Cesarini di Genzano e Palazzo Ruspoli di Nemi.
2016 presso la galleria SpaziArti di Milano e in estate sotto il patrocinio del Consorzio del Comprensorio di Porto Rotondo espone la linea “SAILING”, una raccolta di opere dedicate al mondo della vela e delle regate. A novembre partecipa alla Fiera d’Arte di Bergamo, a febbraio 2017 alla Fiera di Genova .
Numerose sono le recensioni che lo riguardano, fra tutte, citiamo “FIRMA”, “CHARM”, “ARTE”, “Art&trA”, “EVEN- TI CULTURALI” “EFFETTO ARTE” “AR- TE IN” e riviste di stampo internazionale. Le opere di Pennacchini sono presenti in numerose collezioni private e pubbliche, in Italia come in Germania, Francia, Inghilterra, Svizzera, Stati Uniti d’America, Sud Africa, Brasile, Argentina e Russia.