Harbour's Art
Leonardo Bartolomucci nasce a Roma il 28 luglio 1966, vive ad Ostia ove svolge il ministero di sacerdote e dipinge.
Ha una laurea specialistica in sacra Scrittura e ne sta ottenendo un’altra in Beni Culturali della Chiesa. Appartiene all’associazione del litorale Spazi all’Arte, per la quale ha esposto in varie occasioni. Ha esposto a Roma a RomArt 2015 e a Bologna alla Galleria Farini.
Usa in modo disinvolto e generoso il colore e la luce per ricercare un’armonia di contrasti anche forti, contrasti che l’animo umano è chiamato a superare.
I quadri in esposizione, prodotti quando era parroco a Dragona, propongono le torri vedetta del Tevere e del Mare di Ostia alla destra della Via Ostiense.
L’ultimo è in onore della parrocchia di Stella Maris, ove attualmente risiede.
Giusy Dibilio è nata ad Enna nel 1948, dove inizia la sua carriera pittorica. Trasferitasi a Roma, ha proseguito il proprio percorso artistico con entusiasmo, esprimendo in questa città il meglio della sua produzione. Dal 1978 ad oggi ha allestito numerose mostre personali ed ha partecipato a rassegne nazionali ed internazionali. Sue opere si trovano in collezioni private e pubbliche in Italia ed all’estero.
Caleidoscopio di temperie atmosferiche, che trascolorano nella gamma indefinita delle sfumatue emotive, dal tremulo chiarore aurorale che spande di soffusa malinconia l’attesa languida dell’incipiente giorno, alle voragini di abissi abbaglianti come bocche vulcaniche, che esplodono scarlatte a percuotere l’aspra zolla terrestre, al teatro ancestrale di fulminee accensioni algide che perforano la tenebra fissa di un planetario minimo, la pittura di Giusy Dibilio è tutta una celebrazione luminosa della spinta generativa del sole sulla radura boschiva di una vegetazione arcaica, rivestita dalla dorata sacralità di archetipo vitalistico, bolla fumigante di raggio incandescente che barbaglia nell’oscurità disaminata, urto di calore solido che deforma il solco lineare dell’orizzonte in curvatura ellittica, cliclica dinamica armonica di fertile onda energetica, declinata nelle sottili vibrazioni tonali del sipario percettivo in cui si dispiega l’incantamento della giostra fenomenica delle rivoluzioni celesti...
Maria Claudia Simotti
L’arte di Giovanna Di Filippo si fonda essenzialmente su una ricerca che tende ad indagare il nostro mondo attraverso una pittura figurativa, secondo gli stilemi di paesaggismo, natura morta e ritratto. Un’arte tradizionale, che tuttavia sa caparbiamente trovare spazio e aprire un varco su una fruizione che è innanzitutto emozionale. L’interiorità dell’artista emerge attraverso le pennellate, tramite le scelte cromatiche, che portano a compimento la creazione di un’opera, frutto di un ricordo, la pennellata diventa mutevole ricordando schizzi e capricci di scuola romana del secondo ‘700.
Figlia d’arte, attraverso l’incontro con gli artisti Luigi Camarora e Claudio Spada, approfondisce tecniche ed esperienze. In campo nazionale e internazionale partecipa a RomArt 2015 e alla nona Collettiva d’Arte Contemporanea Internazionale a Palazzo Fantuzzi di Bologna 2015 e in Cina nel 2015.
Istinto, passione, emozione, necessità e comunicazione, espressi attraverso il rosso, il nero, il giallo e l’azzurro come colori d’elezione; questo il tratto distintivo di Fabio Giuli, artista arrivato alla pittura (ma anche alla poesia) come necessità-esigenza di esprimere le emozioni ed i sentimenti che si affollano nell’animo allo stesso tempo forte e sensibile all’estrema potenza dell’artista.
Nasce a Roma e vive l’esperienza di quartieri difficili quali Pietralata e San Basilio, dove l’ultima cosa che puoi fare è essere un artista, tuttavia, da sempre vive in lui una passione e propensione per il disegno e l’espressione visiva, che inizialmente canalizza negli studi di grafica pubblicitaria.
è un artista totalmente autodidatta, i suoi lavori risultano particolarmente personali e rappresentativi del suo essere interiore, forse proprio per questo risultano così enormemente comunicativi e toccanti. La forte sensibilità artistica ed emotiva lo rendono unico ed estremamente intenso nella sua arte mai casuale, ma sempre frutto di un’emozione e di un vissuto personali ed allo stesso tempo universali, come sono universali i sentimenti, le passioni, gli struggimenti del genere umano.
Ha una laurea specialistica in sacra Scrittura e ne sta ottenendo un’altra in Beni Culturali della Chiesa. Appartiene all’associazione del litorale Spazi all’Arte, per la quale ha esposto in varie occasioni. Ha esposto a Roma a RomArt 2015 e a Bologna alla Galleria Farini.
Usa in modo disinvolto e generoso il colore e la luce per ricercare un’armonia di contrasti anche forti, contrasti che l’animo umano è chiamato a superare.
I quadri in esposizione, prodotti quando era parroco a Dragona, propongono le torri vedetta del Tevere e del Mare di Ostia alla destra della Via Ostiense.
L’ultimo è in onore della parrocchia di Stella Maris, ove attualmente risiede.
Giusy Dibilio è nata ad Enna nel 1948, dove inizia la sua carriera pittorica. Trasferitasi a Roma, ha proseguito il proprio percorso artistico con entusiasmo, esprimendo in questa città il meglio della sua produzione. Dal 1978 ad oggi ha allestito numerose mostre personali ed ha partecipato a rassegne nazionali ed internazionali. Sue opere si trovano in collezioni private e pubbliche in Italia ed all’estero.
Caleidoscopio di temperie atmosferiche, che trascolorano nella gamma indefinita delle sfumatue emotive, dal tremulo chiarore aurorale che spande di soffusa malinconia l’attesa languida dell’incipiente giorno, alle voragini di abissi abbaglianti come bocche vulcaniche, che esplodono scarlatte a percuotere l’aspra zolla terrestre, al teatro ancestrale di fulminee accensioni algide che perforano la tenebra fissa di un planetario minimo, la pittura di Giusy Dibilio è tutta una celebrazione luminosa della spinta generativa del sole sulla radura boschiva di una vegetazione arcaica, rivestita dalla dorata sacralità di archetipo vitalistico, bolla fumigante di raggio incandescente che barbaglia nell’oscurità disaminata, urto di calore solido che deforma il solco lineare dell’orizzonte in curvatura ellittica, cliclica dinamica armonica di fertile onda energetica, declinata nelle sottili vibrazioni tonali del sipario percettivo in cui si dispiega l’incantamento della giostra fenomenica delle rivoluzioni celesti...
Maria Claudia Simotti
L’arte di Giovanna Di Filippo si fonda essenzialmente su una ricerca che tende ad indagare il nostro mondo attraverso una pittura figurativa, secondo gli stilemi di paesaggismo, natura morta e ritratto. Un’arte tradizionale, che tuttavia sa caparbiamente trovare spazio e aprire un varco su una fruizione che è innanzitutto emozionale. L’interiorità dell’artista emerge attraverso le pennellate, tramite le scelte cromatiche, che portano a compimento la creazione di un’opera, frutto di un ricordo, la pennellata diventa mutevole ricordando schizzi e capricci di scuola romana del secondo ‘700.
Figlia d’arte, attraverso l’incontro con gli artisti Luigi Camarora e Claudio Spada, approfondisce tecniche ed esperienze. In campo nazionale e internazionale partecipa a RomArt 2015 e alla nona Collettiva d’Arte Contemporanea Internazionale a Palazzo Fantuzzi di Bologna 2015 e in Cina nel 2015.
Istinto, passione, emozione, necessità e comunicazione, espressi attraverso il rosso, il nero, il giallo e l’azzurro come colori d’elezione; questo il tratto distintivo di Fabio Giuli, artista arrivato alla pittura (ma anche alla poesia) come necessità-esigenza di esprimere le emozioni ed i sentimenti che si affollano nell’animo allo stesso tempo forte e sensibile all’estrema potenza dell’artista.
Nasce a Roma e vive l’esperienza di quartieri difficili quali Pietralata e San Basilio, dove l’ultima cosa che puoi fare è essere un artista, tuttavia, da sempre vive in lui una passione e propensione per il disegno e l’espressione visiva, che inizialmente canalizza negli studi di grafica pubblicitaria.
è un artista totalmente autodidatta, i suoi lavori risultano particolarmente personali e rappresentativi del suo essere interiore, forse proprio per questo risultano così enormemente comunicativi e toccanti. La forte sensibilità artistica ed emotiva lo rendono unico ed estremamente intenso nella sua arte mai casuale, ma sempre frutto di un’emozione e di un vissuto personali ed allo stesso tempo universali, come sono universali i sentimenti, le passioni, gli struggimenti del genere umano.