Consigli di lettura
A cura di Marilena Spataro.
Vita di Viaggio
Appunti scritti di Alessandra Bonoli
È in uscita il libro d’artista della scultrice faentina, Alessandra Bonoli.
Qui in anteprima per gentile concessione dell’autrice, alcune pagine del libro in esclusiva per Art&trA. Buona lettura!
“Questi brevi pensieri scritti nel corso del tempo, fanno parte di un insieme d’appunti annotati durante i miei viaggi e non solo dato che, la vita in sé, è un viaggio in uno spazio da attraversare. I luoghi, le situazioni, le persone, le emozioni, i colori, gli odori, la memoria, l’archeologia sono stati i punti di partenza per le mie forme plastiche, in divenire sulla carta. Progetti nati per essere di materiale duro, coriaceo ma senza dimenticare la propria essenza di sostanza, in uno stretto delicato rapporto tra corpo e anima: sculture non ‘oggetto’ ma come spazi, come luoghi concavi e al tempo stesso convessi, sempre in rapporto con la natura e la sua memoria. Per questo motivo considero i miei appunti ‘disegni scritti’; proprio perché sono le tracce ‘madrine’ della mia ricerca artistica, che mi piace definire con queste semplici parole: l’esistenza è tonda ed ogni cosa è collegata all’altra. L’universo è la nostra pelle e la nostra anima. Sulla terra siamo antichi ma nello spazio siamo eterni. Dall’antico assimiliamo energia e pienezza mentre, dall’eternità, ascoltiamo il nostro mistero.”
Alessandra Bonoli
ANGKOR THOM
Un autentico incanto sin dall'alba
quando la luce ancora pallida, esile sorgiva
dall'altro emisfero appare.
Scultorei chiaroscuri, penombre
nello spazio disegnato in fasi surreali
celle, di approssimazione intuitiva.
Una percezione istintiva dell'imperfetto
alla massima valenza
in successione ritmica temporale
sempre più palpabile. L'indefinito regna.
Giganteschi rilievi, pietre figurate
simboli sopra a simboli di matematiche e pesanti architetture
guardano, da ogni lato della terra e si intrecciano
ai corpi vegetale in unica massa, perforando
gonfiano, mutano, sollevano suggestioni.
Un abbraccio letale, solo e incalcolabile
eccitante splendore... prima della morte.
Siem Reap, Cambogia - 1998
CALMA PIATTA
Non piu' emozioni
colpi vibrati su
complesse anatomie della mente
così
fiocca
e oscura dentro
la fredda rigidità
dentro
fluidi emissari accesi
un tempo
campi di avventura
luoghi di creatura
ora secchi
fendenti di silenzio
e irrompono
sul pensiero quasi estraneo
quasi rivale
l'impassibile
che si appresta a covare.
Lago Aral, Uzbekistan, 2003
IL DECIMO GIORNO
IL GIORNO DELLA PERFEZIONE
Ho inciso sul petto 13050 croci di guerra
una per ogni giorno trascorso.
Mute, lucenti, impeccabili
benedette dai segni dell'inganno e della maldicenza
descrivono unite
su linee precise
nel santo rigore della perfezione
una mappa strategica d'assalto.
Inarrestabili, incitano un nuovo evento
nella circonferenza del presente
che già trema d'inatteso.
Bologna – Via Schiavonia, inverno 1991
TABULA RASA
Disattiva
l'obliquo principio negante
nello schivare profondità
sulla linea di mezzo
un bianco e nero interminabile
stratifica vuoti
spazi premonitori impercettibili
filtrano, ingombranti
di contrari
e' paralisi contemplativa
levitante
e' catarsi inaspettata
insopportabile seducenza
nel trascinare metafisico
un convertire esistenziale
proprio
solo... Eremo nel silenzio.
Torri del Silenzio, Iran 2005
Vita di Viaggio
Appunti scritti di Alessandra Bonoli
È in uscita il libro d’artista della scultrice faentina, Alessandra Bonoli.
Qui in anteprima per gentile concessione dell’autrice, alcune pagine del libro in esclusiva per Art&trA. Buona lettura!
“Questi brevi pensieri scritti nel corso del tempo, fanno parte di un insieme d’appunti annotati durante i miei viaggi e non solo dato che, la vita in sé, è un viaggio in uno spazio da attraversare. I luoghi, le situazioni, le persone, le emozioni, i colori, gli odori, la memoria, l’archeologia sono stati i punti di partenza per le mie forme plastiche, in divenire sulla carta. Progetti nati per essere di materiale duro, coriaceo ma senza dimenticare la propria essenza di sostanza, in uno stretto delicato rapporto tra corpo e anima: sculture non ‘oggetto’ ma come spazi, come luoghi concavi e al tempo stesso convessi, sempre in rapporto con la natura e la sua memoria. Per questo motivo considero i miei appunti ‘disegni scritti’; proprio perché sono le tracce ‘madrine’ della mia ricerca artistica, che mi piace definire con queste semplici parole: l’esistenza è tonda ed ogni cosa è collegata all’altra. L’universo è la nostra pelle e la nostra anima. Sulla terra siamo antichi ma nello spazio siamo eterni. Dall’antico assimiliamo energia e pienezza mentre, dall’eternità, ascoltiamo il nostro mistero.”
Alessandra Bonoli
ANGKOR THOM
Un autentico incanto sin dall'alba
quando la luce ancora pallida, esile sorgiva
dall'altro emisfero appare.
Scultorei chiaroscuri, penombre
nello spazio disegnato in fasi surreali
celle, di approssimazione intuitiva.
Una percezione istintiva dell'imperfetto
alla massima valenza
in successione ritmica temporale
sempre più palpabile. L'indefinito regna.
Giganteschi rilievi, pietre figurate
simboli sopra a simboli di matematiche e pesanti architetture
guardano, da ogni lato della terra e si intrecciano
ai corpi vegetale in unica massa, perforando
gonfiano, mutano, sollevano suggestioni.
Un abbraccio letale, solo e incalcolabile
eccitante splendore... prima della morte.
Siem Reap, Cambogia - 1998
CALMA PIATTA
Non piu' emozioni
colpi vibrati su
complesse anatomie della mente
così
fiocca
e oscura dentro
la fredda rigidità
dentro
fluidi emissari accesi
un tempo
campi di avventura
luoghi di creatura
ora secchi
fendenti di silenzio
e irrompono
sul pensiero quasi estraneo
quasi rivale
l'impassibile
che si appresta a covare.
Lago Aral, Uzbekistan, 2003
IL DECIMO GIORNO
IL GIORNO DELLA PERFEZIONE
Ho inciso sul petto 13050 croci di guerra
una per ogni giorno trascorso.
Mute, lucenti, impeccabili
benedette dai segni dell'inganno e della maldicenza
descrivono unite
su linee precise
nel santo rigore della perfezione
una mappa strategica d'assalto.
Inarrestabili, incitano un nuovo evento
nella circonferenza del presente
che già trema d'inatteso.
Bologna – Via Schiavonia, inverno 1991
TABULA RASA
Disattiva
l'obliquo principio negante
nello schivare profondità
sulla linea di mezzo
un bianco e nero interminabile
stratifica vuoti
spazi premonitori impercettibili
filtrano, ingombranti
di contrari
e' paralisi contemplativa
levitante
e' catarsi inaspettata
insopportabile seducenza
nel trascinare metafisico
un convertire esistenziale
proprio
solo... Eremo nel silenzio.
Torri del Silenzio, Iran 2005