Jean Michel Bihorel: la connessione fra Arte e digitale.
"Il mondo non è stato creato una volta, ma tutte le volte che è sopravvenuto un artista originale.” (Marcel Proust)
“L’amore è il solo fiore che possa fiorire senza l’aiuto delle stagioni...” (Khalil Gibran)
Il marmo la sua durezza, l’ impenetrabile consistenza di essere elegantemente fine a se stesso. Nella più antica delle tradizioni quella di scolpire il marmo è una delle tecniche artistiche che accomuna innumerevoli scultori di tutte le epoche, dalla più remota alla più contemporanea. L’innovazione della tecnologia dei nostri giorni ci permette di conoscere una vastità di strumenti che non sostituiscono le forme di arte tradizionale, ma bensi’ ne vanno ad esaltare la sua inebriante bellezza. Nasce cosi’ la freschezza, la novità…quella leggiadra sensazione di vedere volare nello spazio e nel tempo figure che nel passato erano senza dimensione, intrappolate in periodi storici predefiniti e schiave della loro stessa natura.
Jean Michel Bihorel, artista Francese, figlio di una coppia di artisti tradizionali comincia la sua carriera ad Istanbul dove, a soli quindici anni, si diletta ad approcciare ed a padroneggiare con tutti gli aspetti tecnici inerenti alle pratiche contemporanee legate alla tecnologia. Nato nella generazione del digitale, inizia ad abbracciare pienamente tutto quel mondo innovativo che lo porterà a scoprire infine l’arte del 3D. Sceglie il marmo, per risaltare ed enfatizzare il divario fra arte tradizionale ed arte digitale con una tecnica decisamente innovativa che rompe gli schemi della durezza…anche le sculture così diventano morbide, delicate, prive della loro imponenza. Quelle che sembrano concrete sculture di donne, sono in realtà meticolose elaborazioni digitali realizzate con un software di modellazione 3D. Bihorel infatti, da un semplice mazzo di fiori di ortenzia essicato, attraverso un processo digitale ha moltiplicato questo fiore e lo ha diffuso meticolosamente fino a creare un inebriante corpo di donna, dando vita a delle sculture floreali intensamente realistiche e fragili nella loro totalità. Si aiuta con giochi di luce che evidenziano e sposano le curve femminili dando rilievo ed intensità alla dolcezza che vuole trasmettere nelle loro pose di riposo e di grazia. Una primavera che esplode senza stagioni, una rinascita dell’anima e dei sensi mirata a stravolgere tutte le tradizionali tecniche del passato. Questa serie di sculture che rappresentano la figura femminile in tutta la sua bellezza si chiama Flowers Figures.
Jean Michel Bihorel tutt’ora vive ed opera in Francia ed è uno degli artisti contemporanei più innovativi dei nostri tempi. Trasgredisce ogni regola artistica tradizionale, cerca di far comprendere al pubblico questa sua moderna visione di Arte, questo matrimonio fra due epoche contrastanti che vedono da un lato il classico e dall’altro il digitale studiando costantemente per trovare nuovi limiti da superare nella speranza di vedere le sue creazioni esposte, un giorno, in un semplice museo.
“L’amore è il solo fiore che possa fiorire senza l’aiuto delle stagioni...” (Khalil Gibran)
Il marmo la sua durezza, l’ impenetrabile consistenza di essere elegantemente fine a se stesso. Nella più antica delle tradizioni quella di scolpire il marmo è una delle tecniche artistiche che accomuna innumerevoli scultori di tutte le epoche, dalla più remota alla più contemporanea. L’innovazione della tecnologia dei nostri giorni ci permette di conoscere una vastità di strumenti che non sostituiscono le forme di arte tradizionale, ma bensi’ ne vanno ad esaltare la sua inebriante bellezza. Nasce cosi’ la freschezza, la novità…quella leggiadra sensazione di vedere volare nello spazio e nel tempo figure che nel passato erano senza dimensione, intrappolate in periodi storici predefiniti e schiave della loro stessa natura.
Jean Michel Bihorel, artista Francese, figlio di una coppia di artisti tradizionali comincia la sua carriera ad Istanbul dove, a soli quindici anni, si diletta ad approcciare ed a padroneggiare con tutti gli aspetti tecnici inerenti alle pratiche contemporanee legate alla tecnologia. Nato nella generazione del digitale, inizia ad abbracciare pienamente tutto quel mondo innovativo che lo porterà a scoprire infine l’arte del 3D. Sceglie il marmo, per risaltare ed enfatizzare il divario fra arte tradizionale ed arte digitale con una tecnica decisamente innovativa che rompe gli schemi della durezza…anche le sculture così diventano morbide, delicate, prive della loro imponenza. Quelle che sembrano concrete sculture di donne, sono in realtà meticolose elaborazioni digitali realizzate con un software di modellazione 3D. Bihorel infatti, da un semplice mazzo di fiori di ortenzia essicato, attraverso un processo digitale ha moltiplicato questo fiore e lo ha diffuso meticolosamente fino a creare un inebriante corpo di donna, dando vita a delle sculture floreali intensamente realistiche e fragili nella loro totalità. Si aiuta con giochi di luce che evidenziano e sposano le curve femminili dando rilievo ed intensità alla dolcezza che vuole trasmettere nelle loro pose di riposo e di grazia. Una primavera che esplode senza stagioni, una rinascita dell’anima e dei sensi mirata a stravolgere tutte le tradizionali tecniche del passato. Questa serie di sculture che rappresentano la figura femminile in tutta la sua bellezza si chiama Flowers Figures.
Jean Michel Bihorel tutt’ora vive ed opera in Francia ed è uno degli artisti contemporanei più innovativi dei nostri tempi. Trasgredisce ogni regola artistica tradizionale, cerca di far comprendere al pubblico questa sua moderna visione di Arte, questo matrimonio fra due epoche contrastanti che vedono da un lato il classico e dall’altro il digitale studiando costantemente per trovare nuovi limiti da superare nella speranza di vedere le sue creazioni esposte, un giorno, in un semplice museo.