L’Arte al femminile
La mostra di Marija Koruga “Presenti/Present” e Ivana Tkalčić “BWPWP
“Back When Pluto was a planet”, a Zagabria
di Svjetlana Lipanović
Le opere sono composte dalle costruzioni, collage, video registrazioni, i documenti dall’archivio. La metamorfosi voluta eseguita sui documenti che spesso contengono un forte messaggio sentimentale, avviene durante la lavorazione dell’opera che acquista, come per magia – un'altra vita e un altro significato.
Le due artiste croate con questa mostra hanno fatto vedere degli aspetti inusuali dell’arte con cui ci parlano dell’universo creativo femminile tutto da esplorare.
“Back When Pluto was a planet”, a Zagabria
di Svjetlana Lipanović
La grande mostra inaugurata dal 27 agosto fino al 10 settembre 2019, presso Lauba una delle più belle gallerie zagabresi ha riunito le due interessanti artiste croate Marija Koruga e Ivana Tkalčić. La pittrice Koruga rivolge la sua attenzione tramite i grandi disegni ed acquarelli alle donne famose che hanno dato un contributo notevole alla cultura croata. La storia è vista secondo una ottica diversa e nel scenario nuovo, le scienziate e le artiste si muovono con le loro personalità straordinarie. Vesna Parun, Marija Monterisi, Dora Filipović, Ana Maletić, Renata Kroneisl-Rucner, Bara Kramarić, Dora Pejačević, Mira Hercigonja, nobile Zdenka Makanec ed altre sono le eccellenze della cultura croata a cui la pittrice ha dedicato le sue opere. Il nuovo ciclo pittorico dell’artista è la continuazione dei precedenti intitolati “Dalla storia” e La semplice spettatrice”. L’interesse di Koruga è centrato sul lavoro femminile ed anche sulla necessità di essere riconosciuto e degnamente valorizzato. La giovane artista, classe 1988 è nata a Zagabria dove ha frequentato l’Accademia di Belle Arti e, nel 2012 si è laureata con successo.
E’ membro dell’Associazione degli artisti croati (HDLU) e dell’Associazione degli artisti indipendenti. La sua arte è stata apprezzata in Francia, Austria, Slovenia, Germania, Croazia nelle mostre personali e collettive. Dal 2018 si occupa intensamente delle tematiche inerenti le varie problematiche femminili. Il prestigioso premio della Fondazione Erste fragmenti le è stato consegnato per il quadro “Gelada Baboon”, nel 2014. Un'altra sua attività è legata al mondo del cinema. Per le case cinematografiche e per la televisione (BBC) progetta le scenografie nei vari paesi europei. Spesso soggiorna presso le residenze artistiche come “Cité des Arts Paris”, nel 2016 e “La destrutturazione del quadro”, nel 2018. Si divide tra Zagabria e Berlino nella continua ricerca delle espressioni innovative, nate all’interno del suo ricco universo pittorico.
E’ membro dell’Associazione degli artisti croati (HDLU) e dell’Associazione degli artisti indipendenti. La sua arte è stata apprezzata in Francia, Austria, Slovenia, Germania, Croazia nelle mostre personali e collettive. Dal 2018 si occupa intensamente delle tematiche inerenti le varie problematiche femminili. Il prestigioso premio della Fondazione Erste fragmenti le è stato consegnato per il quadro “Gelada Baboon”, nel 2014. Un'altra sua attività è legata al mondo del cinema. Per le case cinematografiche e per la televisione (BBC) progetta le scenografie nei vari paesi europei. Spesso soggiorna presso le residenze artistiche come “Cité des Arts Paris”, nel 2016 e “La destrutturazione del quadro”, nel 2018. Si divide tra Zagabria e Berlino nella continua ricerca delle espressioni innovative, nate all’interno del suo ricco universo pittorico.
Ivana Tkalčić, classe 1987 ha conseguito la laurea all’Accademia di Belle Arti a Zagabria, abbinando i suoi studi artistici alla Facoltà di Economia. A Monaco di Baviera ha proseguito il suo perfezionamento nella pittura e, successivamente ha ottenuto i due importanti premi: RCAA young european award e, il Premio del Rettore per il lavoro artistico indipendente.
Si è fatta notare alle varie esposizioni in Messico, Austria, Croazia, Olanda, Brasile, Vietnam, ed altri paesi. Inoltre, ha partecipato con i numerosi progetti nelle residenze artistiche in Austria, Belgio, Greca, Norvegia, Olanda, Italia e Polonia. La sua mostra che è stata prorogata fino il 19 settembre porta una citazione in cui si nomina il pianeta Plutone e, la Conferenza dell’ unione astronomica, a Praga durante quale, il 24 agosto 2006 si è deciso che non sarà più il nono pianeta. Sempre, nel 2006, il 26 agosto il Facebook è diventato accessibile a tutte le persone al di sopra di 13 anni e, in possesso della e-mail. La ricerca di Tkalčić è rivolta a dimostrare come e quanto la tecnologia può modificare la nostra coscienza e il modo di pensare. Un altro aspetto che trova interessante è la famiglia e l’influenza che la stessa produce tramite un’ eredità genetica sul individuo. Il suo studio si estende anche sulle prime percezioni del mondo che il bambino riceve dai ricordi familiari accompagnati con ormai ogni presente l’influenza della tecnologia moderna. Le opere sono composte dalle costruzioni, collage, video registrazioni, i documenti dall’archivio. La metamorfosi voluta eseguita sui documenti che spesso contengono un forte messaggio sentimentale, avviene durante la lavorazione dell’opera che acquista, come per magia – un'altra vita e un altro significato.
Le due artiste croate con questa mostra hanno fatto vedere degli aspetti inusuali dell’arte con cui ci parlano dell’universo creativo femminile tutto da esplorare.