PAVLE PEROVIĆ

a cura di Svjetlana Lipanovic

Pavle Perović pittore croato nasce a Zadar sulla costa dalmata, nel 1952. Presto scoprì il suo innato talento artistico e incoraggiato dalla madre iniziò a dipingere. Il suo primo quadro ad olio “Il Cristo sulla croce” fu realizzato con le dita poiché non possedeva i pennelli ma, per il desiderio di dipingere riuscì a superare tutti gli ostacoli. L’artista proviene da una famiglia in cui ha ricevuto una solida educazione cattolica che sarà il fondamento della sua vita. Tra i parenti stretti si notano i quattro frati francescani attivi nella vita culturale del paese e, le tre suore che furono i fratelli e le sorelle del padre. Il clima familiare intriso di spiritualità e dell’amore per la Patria ha indirizzato le sue scelte politiche creando in lui una forte ribellione contro il regime comunista, al potere nell’ex-Jugoslavia. Durante “La primavera croata” nel 1971, il giovane Pavle scrisse le frasi con cui chiedeva la libertà e l’indipendenza per la Croazia, sui muri della facoltà a Zadar. Come tanti altri studenti e la gente comune fu arrestato e torturato dalla polizia segreta UDBA. La sua esistenza si tinse di colori cupi che annunciarono gli anni di lotta. Riuscì a scappare in Germania dove si unì all’esercito HNO - La resistenza popolare croata, in cui raggiunse il grado di Colonello. Nel 1976 una svolta drammatica segnò gli anni a venire. Fu arrestato e condannato a nove anni di prigione. Anche questa volta, dopo qualche tempo riparò negli Stati Uniti. La sorte avversa fece che in Canada lo riportarono in prigione e in seguito fu estradato in Germania che rifiutò di consegnarlo al Governo jugoslavo. La sua avventurosa vita così piena di luci e di ombre fu sempre un connubio fra arte e lotta per la libertà della Croazia. Ares il dio della guerra e Venere la dea della bellezza e dell’arte sono stati continuamente al suo fianco nel lungo percorso esistenziale. Perović ha continuato a dipingere anche nella prigione vendendo le sue opere tramite la rinomata galleria “Art Glevie sari”. Ha approfondito l’arte pittorica studiando i maestri del passato, e non ha voluto mai accettare i dettami dell’arte moderna. Si è dedicato anche alla musica e alla poesia. Il suo detto è che “non è importante sapere ma credere, perché dalla fede, nasce il sapere”. Le sue circa 1000 opere dove predomina il realismo, sono create negli anni passati spaziando tra vari temi e diverse tecniche. Nelle sue tele si notano spesso le scene e i paesaggi dell’amata Dalmazia. Le vecchie barche arenate sono minuziosamente descritte con tutti i dettagli, come le piccole case in pietra, le distese marine, gli DSC 9195 Kopie
alberi con i rami piegati dal vento. Questi disegni in bianco e nero sovente sono fatti con la matita o il carboncino. Nel suo universo pittorico il posto d’onore spetta alla serie dei ritratti. Le persone immortalate regalano le espressioni diverse riprodotte con realismo stupefacente. Uno dei soggetti prediletti è suo figlio Pavle ragazzo giovane dal volto gentile. Il colore esplode nei quadri che rappresentano le vecchie botteghe tedesche piene dei DSCN4594
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prodotti variopinti, esposti sugli scaffali. La serie intitolata “La bottega della zia Emma” ricorda il grande pittore americano Hopper celebre per le scene della vita quotidiana nelle città. Gli animali, in particolare i cavalli bianchi simbolo della bellezza e della libertà, oppure i tori con la loro forza indomita sorprendono per l’esecuzione perfetta delle forme. Attualmente residente in Germania, il pittore poliglotta e grande viaggiatore, ha esposto in Croazia, negli Stati Uniti, Argentina, Cile, Perù, Brasile, Bolivia, Spagna, Israele, Germania, Portogallo, Libia, Romania, ecc.. Il tema sacrale merita approfondimento dato che è sviluppato con grande immaginazione creativa nel ciclo dedicato agli apostoli. Perović ha dipinto i sette apostoli mentre gli altri sette apostoli sono stati dipinti dal pittore Ante Milas con cui ha lavorato per quattro anni. Il progetto è una testimonianza della fede con cui si vuole avvicinare in modo semplice e leggibile le straordinarie vite degli apostoli al grande pubblico. Il pittore ha realizzato quadri a forma di rombo rovesciato con il triangolo inserito dove si vedono Andrea, Giacomo il Maggiore, Bartolomeo, Matteo, Giacomo il Minore, Giuda Taddeo, Mattia. Ogni apostolo è colto in un attimo significativo dell’esistenza. Nei quadri sono inseriti vari particolari d’origine croata: la scrittura antica “Il glagolitico”, il rilievo dello stato croato sulla pietra, la montagna Velebit, il Mare Adriatico davanti Zadar, gli abiti sacerdotali e gli oggetti custoditi nella cattedrale a Zagabria. La mostra itinerante intitolata “I 14 Apostoli” ha riscosso il meritato successo in Germania dove l’hanno vista circa 500 mila persone, in Portogallo e in Spagna. Dal 28 giugno all’ 8 luglio 2018 è stata allestita presso i Musei di San Salvatore in Lauro - Museo Donazione Umberto Mastroianni, a Roma, per raccontare nel centro della cristianità l’affascinante storia degli apostoli.

Andrea
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