Arianna Spaziani
L’ arte come comunicazione
di Francesco Buttarelli
L' arte è un processo ideativo, ed uno dei suoi compiti peculiari è quello di modificare le esperienze sensoriali (dei rumori, nel caso della musica, trasformandoli in suoni; delle parole, delle materie facendole divenire immagini, cioè rendendole delle forme significanti) e ciò avviene attraverso delle vere e proprie categorie. L’artista di strada, già presente nel mondo antico (Egitto, Grecia, Roma) produce magia, tanto che nel Rinascimento coloro che si dedicavano a questa particolare arte erano definiti “geni”. Biografie, poesie, opere teatrali hanno sempre celebrato un’arte popolare capace di entrare nella psicologiadello spettatore attraverso un connubio tra forma mistica ed ironia, tra satira e tradizione di feste o maschere. Arianna Spaziani è un’artista di strada. Bella, poledrica, versatile, ideatrice di scenografie incantevoli e riesce a catalizzare, in ogni luogo dove si esibisce, l’attenzione degli astanti. Arianna offre sempre qualcosa di nuovo allo spettatore, servendosi di un linguaggio gestuale sempre comprensibile e rivolto a tutti. L’artista riesce a comunicare mediante un codice che comprende segnali a volte diffusi, altre volte inattesi. Tutte le trasformazioni, le esibizioni acrobatiche, i rituali del fuoco, rientrano in quel “cerchio magico” che ferma il tempo, coinvolgendo il fruitore in modo diretto. L’arte di Arianna Spaziani è intuitiva, prorompe di lontano, dal suo intimo che vede la figura umana proiettata nel mondo reale e virtuale, nel sogno e nel quotidiano; un’arte che non ha bisogno del supporto della moda, un’arte pura che ci fa ritrovare le radici di noi tutti, spesso troppo distratti da abitudini statiche. Arianna, padrona della propria corporietà mostra pose energiche, aggressive in contorsioni del corpo, ma al tempo stesso ci regala personaggi sognanti, eterni, dolci che ci fanno amare un’arte millenaria e sempre attuale.
di Francesco Buttarelli
L' arte è un processo ideativo, ed uno dei suoi compiti peculiari è quello di modificare le esperienze sensoriali (dei rumori, nel caso della musica, trasformandoli in suoni; delle parole, delle materie facendole divenire immagini, cioè rendendole delle forme significanti) e ciò avviene attraverso delle vere e proprie categorie. L’artista di strada, già presente nel mondo antico (Egitto, Grecia, Roma) produce magia, tanto che nel Rinascimento coloro che si dedicavano a questa particolare arte erano definiti “geni”. Biografie, poesie, opere teatrali hanno sempre celebrato un’arte popolare capace di entrare nella psicologiadello spettatore attraverso un connubio tra forma mistica ed ironia, tra satira e tradizione di feste o maschere. Arianna Spaziani è un’artista di strada. Bella, poledrica, versatile, ideatrice di scenografie incantevoli e riesce a catalizzare, in ogni luogo dove si esibisce, l’attenzione degli astanti. Arianna offre sempre qualcosa di nuovo allo spettatore, servendosi di un linguaggio gestuale sempre comprensibile e rivolto a tutti. L’artista riesce a comunicare mediante un codice che comprende segnali a volte diffusi, altre volte inattesi. Tutte le trasformazioni, le esibizioni acrobatiche, i rituali del fuoco, rientrano in quel “cerchio magico” che ferma il tempo, coinvolgendo il fruitore in modo diretto. L’arte di Arianna Spaziani è intuitiva, prorompe di lontano, dal suo intimo che vede la figura umana proiettata nel mondo reale e virtuale, nel sogno e nel quotidiano; un’arte che non ha bisogno del supporto della moda, un’arte pura che ci fa ritrovare le radici di noi tutti, spesso troppo distratti da abitudini statiche. Arianna, padrona della propria corporietà mostra pose energiche, aggressive in contorsioni del corpo, ma al tempo stesso ci regala personaggi sognanti, eterni, dolci che ci fanno amare un’arte millenaria e sempre attuale.