Alberto Lanteri, un artista italiano a Parigi

Frida Khalo tecnica mista su carta china acquerellata e foglia oro con acquerello cm 50x70 2018 Frida Khalo tecnica mista su carta china acquerellata e foglia oro con acquerello cm 50x70 2018
di Silvana Gatti

The King olio e resina su tavola cm 80x100 2018
Ci sono luoghi che soltanto a nominarli evocano atmosfere artistiche ed incroci d’arte passati alla storia. Uno di questi luoghi è indubbiamente Parigi, crocevia di vicende che hanno portato oltralpe l’arte e gli artisti italiani. Basta citare la Gioconda di Leonardo da Vinci, gelosamente custodita al museo del Louvre, per capire come Italia e Francia siano legate da un filo rosso che negli anni ha portato numerosi artisti italiani ad esporre a Parigi. Artisti come Zandomeneghi, De Nittis, Boldini scelsero la capitale francese alla ricerca di una pittura nuova, lontana dall’accademismo e dal provincialismo incontrato in patria. Ancora oggi, il richiamo parigino è molto sentito dagli artisti italiani, che oltre a visitare la città ambiscono ad esporre le loro opere nelle sue prestigiose gallerie.
La primavera del 2018 porta a Parigi le opere di un noto artista torinese, Alberto Lanteri, amante dello stile leonardesco che ha saputo coniugare l’iperrealismo rinascimentale con una reinterpretazione moderna del tutto originale. Più volte l’artista si è divertito a reinventare la Gioconda ed a confrontarsi, idealmente, col genio di la mia medusa omaggio a caravaggio olio e resina su tavola cm 100x100 2018
Leonardo, ottenendo risultati lusinghieri. E, come se non bastasse, Lanteri si appropria anche dell’arte caravaggesca traendone linfa vitale per offrire la propria interpretazione di opere celebri come “La medusa”. Una medusa incoronata e sanguinante, la sua, metafora perfetta per rappresentare i mali del nostro tempo, in cui i detentori del potere, portatori di corone immaginarie, finiranno col rimanere vittime dei loro stessi giochi, così come diceva Confucio: “Raccogli le tue cose, vai sulla riva del fiume, siediti e aspetta. Un giorno vedrai il cadavere del tuo nemico passarti davanti”.
Il Maestro piemontese è molto apprezzato dai collezionisti per aver reinventato l’arte del ritratto, che vede i suoi personaggi raffigurati unitamente ad elementi simbolici quali sfere, note musicali, corone, elementi calligrafici. Le sue pennellate hanno immortalato personaggi della musica e della cultura, politici, attori, per non parlare della Regina Elisabetta che annovera nella sua preziosa collezione il ritratto eseguito da Lanteri. Tra i suoi ritratti è da annoverare anche quello di Frida Kahlo, della quale il Maestro ha saputo cogliere l’aspetto dolce e malinconico.
i quattro elementi olio e resina su tavola cm 100x100 2017
Dal 15 maggio al 15 giugno, la Galleria Menouar di Parigi, al numero 16 della Rue du Parc Royal, ospita una selezione delle opere del Maestro, scelte tra quelle di recente produzione. Nel cuore del quartiere Marais, in prossimità del Museo Picasso, le opere di Lanteri non passano di certo inosservate, grazie alla perizia tecnica ed alla sfrenata fantasia con cui sono concepite. L’artista, attraverso queste opere, vuol dimostrare che la vita dell’umanità è alla continua ricerca di un equilibrio tra le diverse forze in gioco. Pietre sospese di eco magrittiano contrastano piacevolmente con piume inneggianti alla leggerezza, quasi a rendere il percorso di una vita d’artista fatta di alti e bassi, ma dove è sempre la regalità dell’arte a vincere su tutto. E chi più del gallo può simboleggiare questa vittoria dell’arte, un gallo sornione, “The King”, incoronato e variopinto che con il suo “Chicchirichì” ci sveglia dal torpore del mattino, conducendoci verso l’arte vera? Un’arte che scuote gli animi, che ci interroga attraverso lo sguardo severo di un gallo e nel contempo ci ammonisce, urla contro i mali del mondo e l’indifferenza dilagante. Le opere di Lanteri sono, infatti, da guardare con attenzione, ricercando in esse le simbologie che sono messaggere di pensieri e concetti profondi che sfuggono ad uno sguardo affrettato e superficiale. Anche le pietre, nei suoi dipinti, parlano, alludendo al patrimonio naturalistico ed archeologico da salvaguardare in un’Italia dove la politica svolge giochi di potere senza indirizzare i suoi sforzi alla salvaguardia del patrimonio nazionale. Le responsabilità dell’uomo contemporaneo pesano come macigni sul futuro delle nuove generazioni, e solamente una nuova consapevolezza verso la madre terra ed i suoi abitanti potrà regalare ai posteri la leggerezza di una piuma, che nelle sue opere vola al di sopra di ogni contrasto inneggiando all’amore. Un’opera, in particolare, sintetizza appieno la ricerca artistica dell’ultimo periodo di Alberto Lanteri, ed è “I quattro elementi”. Aria, acqua, terra, fuoco, rappresentati superbamente sulla tela, offrono un’immagine estremamente sintetica ed esaustiva degli elementi necessari alla sopravvivenza dell’uomo sul pianeta Terra. L’equilibrio tra queste forze permetterà la sopravvivenza dell’umanità, mentre l’inquinamento e lo sfruttamento eccessivo del suolo segneranno la sua distruzione.
Un’arte del sociale in linea con il metodo di lavoro della Galleria Menouar, che ha l’esigenza di selezionare artisti contemporanei che si distinguono per la loro sensibilità, la poesia e la tecnica. Qualità che non mancano ad Alberto Lanteri, genio creativo più unico che raro nel panorama internazionale, personaggio eclettico che continuamente rinnova la sua incessante ricerca artistica, senza mai standardizzare le sue opere in prototipi seriali ma realizzando dipinti del tutto originali, riconoscibili tuttavia grazie ad alcuni elementi ricorrenti, quali piume, sfere ed uova, icone che riflettono il suo animo giocoso e sensibile.